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31 gennaio 2009

Rapporto 2008 del Multinational Monitor


La pubblicazione del Rapporto 2008 del Multinational Monitor (http://www.multinationalmonitor.org/) sulle 10 peggiori multinazionali dell'anno, ci da l'opportunita' di parlare ancora una volta di consumo critico, boicottaggio e scelte consapevoli.
Dopo la top ten del male, incalziamo la dose prendendo spunto dalla Guida al Consumo Critico 2009 (http://www.commercioetico.it/libri/altri-autori/guida-consumo-critico.html), che pubblica una lista di multinazionali e relativi marchi di distribuzione sotto boicottaggio internazionale.
Buona lettura!

Le 10 peggiori societa' del 2008


American International Group (AIG)
Avrebbe sottratto 150 miliardi di dollari di sostegni ai contribuenti utilizzando una formula assicurativa detta “credit default swaps” che in pratica assicurava il niente.

Cargill
La domanda e' semplice: in un periodo in cui il mercato era in crisi e i prezzi alla produzione aumentavano, come ha fatto un intermediario del commercio di cereali a realizzare super profitti per oltre 1 miliardo di dollari nel solo secondo trimestre del 2008?

Chevron
Dal 1993 la Texaco, della Chevron, e' al centro di una causa legale collettiva intentata da 30.000 ecuadoriani che denunciano la multinazionale per aver riversato milioni galloni di petrolio nella loro terra e nella loro acqua.
Se l'azienda perdera' la causa dovra' pagare oltre 7 miliardi di dollari di risarcimenti danni.

Constellation Energy Group
Operatore dell’impianto nucleare di Calvert Cliffs nel Maryland, recentemente e' finita al centro delle polemiche per uno sbalorditivo schema di speculazione sui prezzi dell'energia a danno dei consumatori.
Inoltre vuole costruire un'altra centrale nucleare e' si messa in fila per ottenere i prestiti dal governo USA secondo i termini dell’Energy Act del 2005.

Chinese National Petroleum Corporation (CNPC)
Il denaro derivante dal petrolio della CNPC ha alimentato la violenza in Darfur. E' quanto rivelerebbe un rapporto di Human Rights First, secondo cui “la relazione tra la CNPC e il Sudan e' simbiotica, non solo la CNPC e' il maggior investitore del settore petrolifero sudanese, ma il Sudan e' il piu' grande mercato per gli investimenti del CNPC all’estero”.

Dole
Grazie all'intervento della Dole, un tentativo di riforma agraria nelle Filippine del 1988 sarebbe stato trasformato in una frode.
Le terre, adibite a coltivazione di ananas, dovevano essere divise tra la multinazionale e cooperative gestite dai lavoratori. La Dole avrebbe assunto invece il controllo di tutto, cooperative comprese.
I lavoratori a contratto vengono pagati secondo un fumoso schema di aliquote e guadagnano circa 1,85 dollari al giorno.

General Electric
Sarebbe accusata, dal giornalista del New York Times David Cay Johnston, di aver evaso il fisco in Brasile per qualcosa come 100 milioni di dollari, fatturando volumi sospettosamente alti di attrezzature per l’illuminazione delle regioni amazzoniche poco popolate.

Imperial Sugar
Il 7 febbraio 2008 un’esplosione ha fatto saltare in aria la raffineria dell’Imperial Sugar di Port Wentworth in Georgia.
14 morti e decine di ustionati gravi e feriti.
Le indagini scoprirono che la tragedia si sarebbe potuta evitare con una maggiore attenzione alla pulizia (la causa del disastro fu un accumulo di polvere di zucchero in un macchinario.)
Un mese dopo gli ispettori della Occupational Safety and Health Administration (OSHA) effettuarono ispezioni in un’altra raffineria della Imperial Sugar a Gramercy in Louisiana, rilevando accumuli di polvere da 0.6 mm fino a 5 cm su cavi elettrici e macchinari e fino a 120 cm sui pavimenti delle stanze di lavoro.

Philip Morris
Ormai senza freni, la vecchia Philip Morris e' stata divisa in due societa', la Philip Morris Usa e la Philip Morris International. La prima vende sigarette negli Usa, la seconda nel resto del mondo.
Doppi prodotti, doppio marketing, doppie campagne di disinformazione, doppie pressioni sui governi per allentare la morsa contro il fumo, doppi danni.

Roche
Un ciclo di cura a base di Fuzeon, farmaco della Roche, costa 25mila dollari all'anno.
Nel 2007 ha fruttato alla multinazionale farmaceutica 266 milioni di dollari.

Fonte: le informazioni di questo articolo sono tratte da un articolo di Robert Weissman, pubblicato su Counterpunch http://notizielibere.myblog.it/archive/2009/01/09/le-10-peggiori-societa-del-2008.html

Dalla guida al Consumo Critico ed 2009

Multinazionali e marchi di distribuzione coinvolti in campagne di boicottaggio internazionale per violazione dei diritti umani, animali e dell'ambiente.
Stampatevi queste pagine e portatele con voi ogni volta che votate facendo la spesa!

Nestle'
Dagli anni '80 la Nestle' e' boicottata perche' viola il codice internazionale elaborato dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita') per la commercializzazione dei sostituti del latte materno.
In pratica, Nestle' pubblicizza il suo latte in polvere all'interno degli ospedali, regalando alle neomamme forniture gratis...
Per citare solo una tecnica di marketing: in Cina pone il suo marchio sulle fascette di riconoscimento che si mettono ai polsi dei bambini appena nati in ospedale.
Distribuisce con i seguenti marchi:
Aquarel, Claudia, Giulia, Levissima, Limpia, Panna, Perrier, Pejo, Recoaro, San Bernardo, Tione, San Pellegrino, Ulmeta, Vera, Vittel, Acqua brillante Recoaro, BB The', Belte', Chino', Five (aranciate, cole e simili), Gingerino Recoaro, Sanbitter.
Baci di Dama, Oreliete, Cheerios, Chokella (cereali), Crunch, Chocapic, Fitness, Nesquik Cereali, Kit-kat, Lion, Alemagna, Motta, Tartufone, Perugina, Nescafe', After Height, Baci, Galak, Nero Perugina, Quality Street, Marties.
Buitoni, Antica Gelateria del Corso, Coppa del nonno, Cremeria, Mare Fresco, Surgela, Valle degli Orti, Mio.
Maggi, Orzoro, Cerelac, Gerber, Nestum, Cinutren (latte in polvere per bimbi), Nativa (latte per bimbi, Nidina.

Nestle'/Lac: Fruttolo, Galbi, LC1, Sveltess.

Coca Cola
Il boicottaggio e' stato lanciato dal sindacato SINALTRAINAL con varie associazioni statunitensi per il clima di violenza esistente nelle fabbriche di imbottigliamento al suo servizio.
La multinazionale e' anche accusata di usare le risorse idriche indiane pompando circa un milione di litri di acqua al giorno solo nell'impianto di Plachamida.
Distribuisce con i seguenti marchi:
Felicia, Lilia, Solaria, Sveva (acqua), Toka (acqua), Vivien (acqua), Aquarius, Beverly, Bonaqua, Burn, Cappy, Fanta, Illy, Kinley, Nestea, Powerade, Sprite, Minute Maid.

Kimberly-Clark
Nel 2008 la multinazionale e' sotto boicottaggio perche' accusata da Greenpeace della distruzione delle foreste vergini del Nordamerica.
Distribuisce con i seguenti marchi:
Kotex (assorbenti e tamponi), Scottex, Scottonelle, Kleenex, Depend (pannolini), Huggies.

Procter&Gamble
L'associazione animalista inglese UNCAGED dal 2001 ha lanciato un boicottaggio contro la multinazionale perche' coinvolta nella sperimentazione animale.
Distribuisce con i seguenti marchi:
Lines, Tampax, Bounty (carta assorbente), Dignity (pannolini), Linidor, Pampers, Ace, Febreze, Lenor, Fairy, Mastrolindo, Swiffer, Viacal, Ariel, Bolt, Dash, Dinamo, Tide.
Pringles (patatine), Gillette, Infasil, Noxzema, Oil of Olaz, Oil of Olay, AZ, Fluocaril, Kukident, Oral-B, Parogencyl, Sensodyne, Braun, Venus Gillette, Camay, Head&Shoulders, Pantene, Wella.

Georgia-Pacific
E' accusata di fare intensa attivita' di pressione sul governo statunitense affinche' non si prodighi in troppe politiche ambientali. Insieme alla Esso e alla Altria e' considerata tra i tre maggiori “criminali del riscaldamento globale”.
Distribuisce con i seguenti marchi:
Lotus, Tenderly, Tutto, Demak'Up, Tutto Acqua.

L'Oreal
Il boicottaggio e' coordinato dall'Associazione Naturewatch per sperimentazione animale e campagne di pressione nei confronti della Comunita' Europea affinche' non ne vieti l'uso.
Distribuisce con i seguenti marchi:
Biotherm, Cacharel, Garnier, Kerastase, Lancome, Roch-posay, L'Oreal, Matrix, Maybelline, Mizani, Pure Zone, Redkan, Sanoflore, Sofsheen-Carson, The body shop, Vichy, Elseve Elvive, Fructis, Garnier, Studio Line.

Glaxo Smith Kline
La societa' farmaceutica e' al 12esimo posto per donazioni al partito repubblicano guidato da George Bush, il boicottaggio e' partito dall'associazione Ethical Consumer. Ha cause legali pendenti per 1,8 miliardi di euro... per non contare i miliardi gia' pagati nei vari procedimenti che ha patteggiato.
Distribuisce con i seguenti marchi:
Strep, Aquafresh, Lodosan, Macleens, Lactacyd.



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