Colleferro avrà l’acqua del Simbrivio e del Tufano. Il 22 dicembre in Comune si è tenuto un risolutivo incontro tra il sindaco Mario Cacciotti, il commissario del Simbrivio Massimo Sessa, il Sub Commissario per l’emergenza ambientale nella Valle del Sacco Pierluigi Di Palma, il deputato Silvano Moffa e rappresentanti dell’Acea Ato2 nel corso del quale è stato definito un accordo per la realizzazione di una nuova rete di adduzione che distribuisca l’acqua delle sorgenti del Simbrivio e del Tufano. Saranno i tecnici del Simbrivio a predisporre il progetto complessivo, che riguarderà oltre a Colleferro anche i comuni di Segni e Gavignano, per un costo di circa 15 milioni di euro che verrà finanziato dall’Acea e, in parte (circa 3 milioni di euro), anche dall’Ufficio commissariale della Valle del Sacco.
“Sono molto soddisfatto dell’intesa raggiunta – ha affermato il sindaco Mario Cacciotti, al termine della riunione –. Come avevo promesso siamo riusciti ad ottenere la reale possibilità di portare acqua sorgiva a Colleferro. In questo modo potremo affrancarci completamente dall’utilizzo dei pozzi perché forniremo alla collettività ben 130 litri di acqua sorgiva al secondo, che è quasi il doppio di quella attualmente disponibile con i pozzi”. Un prossimo incontro tra il sindaco Cacciotti e i commissari Sessa e Di Palma si terrà il 15 gennaio prossimo a Roma, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Nella volontà di bruciare i tempi i convenuti hanno previsto di arrivare al progetto definitivo entro 5/6 mesi, per dare al più presto il via ai lavori che saranno realizzati in 3 lotti funzionali, i quali partiranno contemporaneamente.
“In questo modo riusciamo a far convergere sia l’emergenza idrica del nostro comune, seppure al momento risolta, che quella ambientale – h aggiunto il sindaco Cacciotti -. E’ una soluzione che guarda al futuro e che ci porta a pianificare l’approvvigionamento idrico sia sotto il profilo della qualità che della quantità”. Mentre continuano i lavori per la realizzazione del pozzo 8 che servirà in questa fase di transizione e di passaggio all’acqua di sorgente, è stato accantonato il progetto per il previsto ulteriore pozzo 9 i cui fondi, di 600mila euro, serviranno ad intervenire sulla rete per avviare i primi lavori di ammodernamento. “Ricordo – ha detto in proposito il sindaco Cacciotti — che il Prof. Enrico Rolle, del dipartimento di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma, su nostro incarico sta effettuare uno studio dettagliato della rete idrica nel suo complesso per ottimizzare l’intero sistema che, insieme all’acqua sorgiva, ci porterà ad avere tra non molto un acquedotto più moderno e funzionale”.
A conclusione dell’incontro, le parti hanno infine concordato di far riprendere il contatto tra Ato2 e Italcogim, attuale gestore dell’acquedotto comunale, al fine di definire le modalità per consentire il passaggio definitivo nell’Ambito ottimale anche del Comune di Colleferro.
fonte: www.paconline.it
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