Ama si dichiara estranea alla crisi Gaia

L’Ama di Roma esprime «totale
estraneità alla crisi di Gaia». In
una dichiarazione rilasciata alle
agenzie, la società romana di gestione
dei rifiuti ribalta le accuse
venute dai sindacati e vertici del
consorzio di Colleferro che denunciavano
il mancato rispetto
del contratto nell’invio del combustibile
da rifiuti.
una crisi che aveva portato il responsabile
del personale a chiedere
alla Regione la cassa
integrazione per una parte degli
80 dipendenti delle due società
che gestiscono i due inceneritori.
Due le argomentazioni contrarie
espresse dall’Ama. Per primo,
«Occorre ricordare - ha replicato
ieri la società romana - che la produzione
di combustibile da rifiuti
nell’impianto Ama di Rocca
Cencia si è bruscamente interrotta
a causa del sequestro, a
marzo 2009, degli impianti di
Gaia». In sostanza la produzione
del Cdr si sarebbe fermata dopo
l’inchiesta della Procura di Velletri.
Altro punto ribattuto riguarda il
costo di conferimento di cdr, giudicato,
sempre secondo quanto
riportato alle agenzie, troppo
alto rispetto all’andamento del
mercato. «Dal contratto con il
soggetto di Colleferro – dice
Ama - sono emersi elementi di
eccessiva onerosità rispetto al
mercato regionale del settore».
Per tale ragione Ama avrebbe
chiesto alla Regione Lazio di verificare
la congruità della tariffa
pretesa, garantendo al contempo
lo sblocco degli impianti romani
per l’invio del cdr.
Le tesi contrapposte sono state
accolte dal commissario per
l’emergenza rifiuti che giudicherà
in una riunione congiunta con le
parti sindacali prevista per il
prossimo 21 gennaio.

fonte: periodico "Cinque"