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9 gennaio 2010

La ristrutturazione dell'ospedale di Colleferro

OSPEDALE, IL SINDACO CACCIOTTI PRE­OCCUPATO PER IL FERMO DEI LAVORI CHIEDE SPIEGAZIONI ALL’ASL

“Per quale motivo i lavori del nostro ospedale sono ancora fermi? Ci avevano assicurato che sarebbero ripresi al più pre­sto e invece a tutt’oggi è ancora tutto come prima”. Il sindaco Mario Cacciotti, insieme all’assessore ai Servizi sociali Cinzia Sandroni, si dice seriamente pre­occupato per la mancata ripresa dei lavori di ampliamento e ristrutturazione dell’ospedale “Leopoldo Parodi Del­fino”, che erano stati inaugurati nel gennaio del 2008 e non hanno poi mantenuto la tabella di marcia prevista.

“I cantieri sono stati del tutto abbandonati – dicono i due amministratori – e la vista attuale è a dir poco sconcertante. Non solo non ci sono più operai a lavoro, ma i cantieri stessi sono tutti allagati e non vorremmo che alla fine venisse pure vanificato parte di quel che è stato fatto”. “Chiediamo subito di avere dei chiarimenti dai dirigenti della Asl – dicono perciò Cacciotti e Sandroni, ricordando che non è la prima volta che il Comune deve sollecitare con forza la ripresa dei lavori del nosocomio — su questo ulteriore fermo dei lavori. E’ talmente importante per questo territorio poter disporre al più pre­sto di una struttura definitivamente adeguata ed efficiente – concludono – che non pos­siamo sorvolare di fronte a questo ennesimo ritardo. Il nostro ospedale, che ha ben 60 anni di storia, è notoriamente riconosciuto come punto di riferimento insostituibile per migliaia di cittadini di Colleferro e dei centri limitrofi. Negli anni ha saputo conquistarsi la loro fiducia, grazie alle profes­sionalità di chi vi opera e al loro spiccato senso del dovere. Oggi, che pos­siamo dire con orgoglio di avere un ospedale di eccellenza, di alto livello, grazie agli ottimi primari che vi sono e a tutto il personale, non dobbiamo e non pos­siamo permettere che il suo ruolo ne venga compromesso per la mancanza del potenziamento pre­visto e che è stato avviato”.

fonte: www.paconline.it

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