CONTROLLO EMISSIONI INCENERITORI E CEMENTIFICIO DI COLLEFERRO
EP SISTEMI MOBIL SERVICE ITALCEMENTI
Bookmark and Share

15 marzo 2010

2° Convegno-assemblea Inceneritore Marangoni

Rete per la tutela della Valle del Sacco
Associazione Anagni Viva
Associazione Diritto alla Salute
Comitato Vox Populi Anagniae
Comitato Osteria della Fontana
Comitato Ponte del Papa

Organizzano la seguente iniziativa e invitano tutti i cittadini sensibili alla tutela della salute e dell'ambiente, in particolare i cittadini di Anagni e di tutti i comuni della Valle del Sacco
Giovedì 18 Marzo 2010 - alle ore 18.00presso la Sala Teatro del Convitto Principe di Piemonte di Anagni
2° Convegno-assemblea Inceneritore Marangoni: tutte le ragioni dell'incompatibilità
Interverrà:
il Dottor STEFANO RACCANELLI, Chimico Ambientale, Responsabile del Laboratorio Microinquinanti Organici del Consorzio Interuniversitario Nazionale "La Chimica per l'Ambiente"
sul tema:
- gli impianti di incenerimento dei rifiuti, rischi per le persone e il territorio, derivanti dall'inquinamento di microinquinanti organici: DIOSSINA, PCB, IPA
E' previsto l'intervento di un rappresentante dell'ISDE, "Associazione di Medici per l'Ambiente"
Nel corso dell'assemblea verrà data comunicazione delle iniziative intraprese e da intraprendere affinché nella CONFERENZA REGIONALE dei servizi, indetta per il 23 marzo 2010, VENGA RESPINTA l'istanza della società Maind-Marangoni di autorizzazione all'incenerimento di car-fluff
Sono stati invitati il Sindaco ed i Consiglieri Comunali di Anagni; i rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni Provinciali e Regionali

2 commenti:

  1. allora fate chiudere pure la casilina l'autostrada la cobas(di fronte alla marangoni),
    farete chiudere anagni !!!!!

    RispondiElimina
  2. Comprendo la provocazione dettata da una visione che sicuramente non conosce i problemi derivanti dall'incenerimento. Per quanto riguarda la Marangoni potrebbe continuare a produrre pneumatici e non bruciarli, mantenendo quindi l'occupazione. Non è nostra la colpa se non ha avuto la lungimiranza di tradurre i profitti acquisiti in investimenti eco-compatibili dato che è in possesso anche di certificazione EMAS. Il ricatto occupazionale tra l'ltro è una delle forme di identificazione della non-etica di impresa. Per il sistema viario ce lo dobbiamo tenere, ma dobbiamo assolutamente tenere sotto controllo i propositi di nuovi insediamenti sia industriali che urbanistici, valutando il loro impatto su uno degli elementi fondamentali del vivere: la preservazione dell'ambiente inteso come aria, acqua e terra. L'aria perchè necessita per il nostro organismo, l'acqua perchè è di questo che siamo costituiti, la terra perchè ci restituisca prodotti con caratteristiche non modificate. Con l'alterazione di uno qualsiasi di questi elementi si costituisce pericolo per uno dei diritti fondamentali dell'essere umano: la salute. E non solo la nostra, ma anche la sua e dei suoi cari, signor anonimo.
    Alberto Valleriani

    RispondiElimina