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18 aprile 2010

I manifestazione nazionale contro gli inceneritori

In un silenzio assordante registrato dai mass media nazionale, tra leggittime preoccupazioni per la sorte degli operatori emergency, la serie A e la formula 1, pubblichiamo un resoconto dell'importante manifestazione contro gli inceneritori tenutasi a Parma, città del ben mangiare dove giustamente stanno pensando di installare anche li un inceneritore.

Ci piacerebbe fare questa manifestazione, il prossimo anno, a Roma e vedere se i mass media riusciranno a snobbarla nuovamente!








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Rifiuti Zero - migliaia alla manifestazione nazionale a Parma
Fabrizio Greco (Attac Napoli)
Pubblicato lunedì 19 Aprile 2010
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È finita oggi la due giorni di lotta contro l’inceneritore a Parma. È finita con uno spettacolare e colorato corteo di migliaia di persone venute da tutta Italia. Anche qui la comunità si è organizzata per opporsi alla costruzione di un inceneritore. Una comunità che dal basso si è ribellata contro la politica di morte portata avanti su scala globale da lobby economiche internazionali che fanno pressione sui politici tenendoli sotto scacco.

Il Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti di Parma ha saputo mettere in piedi una forte campagna di sensibilizzazione che da mesi spiega ai cittadini parmigiani la pericolosità di questo strumento di morte, quale l’inceneritore. Spiegano perché a Parma la costruzione di questo mostro è dannoso per il territorio e anche per l’economia di questa terra, essendo Parma la città in cui si produce il famoso, squisito e conosciuto in tutto il mondo Parmigiano Reggiano. Non sono una comunità affetta dalla sindrome di nimby (not in my backyard, non nel mio giardino), cosi come accusano i poteri forti che stanno cominciando a tremare di fronte a questi movimenti di lotta. Gli attivisti del coordinamento dimostrano scientificamente come la politica dell’incenerimento è una politica di morte ovunque. Semmai saranno affetti dalla sindrome di Nyop (Not in our Planet, non nel nostro mondo), cioè l’inceneritore non solo non lo vogliamo qui ma non lo vogliamo in nessuna parte del mondo, collegandosi cosi a tutte quelle comunità in Italia, e non solo, che si stanno ribellando per rivendicare il diritto alla vita. Ecco perché oggi al corteo c’erano delegazioni di tutte le realtà in lotta.

Non sono neanche un movimento che rivendica solo un “No”. Hanno l’alternativa. E l’alternativa è Rifiuti Zero. Lo ha spiegato chiaramente Paul Connett, professore emerito di chimica all’Università St Lawrence di Canton, New York, e ideatore della strategia Rifiuti Zero, che più volte è venuto in questa città portando dati scientifici del possibile e oramai obbligatorio cambiamento radicale della politica di gestione dei rifiuti. Sabato 17 aprile è una data importante per questa città perché, (parafrasando Erri De Luca riguardo la lotta dei cittadini di Chiaiano, quartiere di Napoli, contro l’apertura in loco di una discarica illegale, massacrati dalle forze dell’ordine per aver osato opporsi a Sua Maestà, governo imperiale e ai suoi vassalli, amministratori locali) oggi con questo corteo possiamo dire che anche qui a Parma si è costituita “una Repubblica disciolta altrove”.

Fabrizio Greco.

Foto del corteo:

http://www.facebook.com/#!/album.ph...

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