Comunicato Stampa Rete per la Tutela della Valle del Sacco
Retuvasa si costituirà parte civile al processo per l’inquinamento della Valle del Sacco che si aprirà il 30 giugno. Segnali positivi nel versante frusinate.
La Rete per la Tutela della Valle del Sacco annuncia che si costituirà parte civile al processo per l’inquinamento della Valle del Sacco che si aprirà il 30 giugno presso il tribunale di Velletri. Ci impegneremo affinché al termine del procedimento il principio “chi inquina paga” acquisti concretezza nello specifico.
Nel frattempo, mentre nell’epicentro della contaminazione, Colleferro, i progetti ad alto impatto ambientale non scemano, e si ripropone drammaticamente il tentativo delle lobby del ciclo dei rifiuti di smaltire rifiuti illegali (tra cui car fluff) negli inceneritori cittadini, vanno colti invece importanti segnali positivi per la Valle del Sacco sul versante frusinate. La bocciatura del progetto di inceneritore di car fluff ad Anagni in conferenza dei servizi regionale, grazie in primo luogo all’operato del Coordinamento delle associazioni anagnine, cui Retuvasa partecipa, nonché delle istituzioni locali, è un evento epocale. Per la prima volta viene bocciato un progetto potenzialmente ad alto impatto ambientale, localizzato in una zona doppiamente inopportuna (all’inquinamento della Valle del Sacco, che ora l’ufficio VIA regionale mostra di prendere in debita considerazione, si aggiunge quello riscontrato in località “Quattro strade”, le cui responsabilità sono ancora da individuare). La Provincia di Frosinone, in particolare l’assessorato all’ambiente, sta cercando con coraggio e determinazione di fare chiarezza sulle passate gestioni dell’intero ciclo dei rifiuti e dimostra grande sensibilità e impegno sul tema. Ad Anagni sta aprendo i battenti un ufficio Ambiente comunale di monitoraggio ambientale, col quale auspichiamo un’utile collaborazione. Cogliamo dunque alcune risposte concrete delle istituzioni alla nostra Piattaforma programmatica (invitiamo i cittadini a leggerla e integrarla su http://retuvasa.org/ e http://retuvasars.blogspot.com/).
D’altra parte le questioni da risolvere che abbiamo sollevato rimangono numerosissime. Solo per ricordarne alcune, la bonifica della Valle del Sacco sta procedendo nella zona da cui è partita la contaminazione, ma nei sedimenti intorno al fiume le concentrazioni di beta-HCH dovrebbero essere ancora molto alte, e non di rado si hanno segnalazioni, anche sulla stampa, di animali al pascolo nella zona rossa (positiva comunque l’intenzione di far rientrare il Comune di Ceccano nell’area della bonifica). Il depuratore consortile di Anagni rimane sulla carta. Il progetto degli ecodistretti industriali, nonostante l’impegno di Enrico Fontana nella scorsa legislatura regionale, è rimasto alla fase preliminare, e non è stata neppure approvata la relativa proposta di legge regionale. Enorme il lavoro ancora da fare in termini di promozione turistica della Ciociaria, e mancano del tutto, ad esempio, iniziative per un area di pregio come i Monti Lepini. Continueremo a sollecitare propositivamente le istituzioni in questo senso, confidando nella concreta disponibilità dimostrata in questi ultimi tempi.
Invitiamo i cittadini a impegnarsi per una Valle del Sacco più verde e per uno sviluppo basato sulla Green Economy mettendosi in contatto con noi agli indirizzi web succitati, o ai numeri 0775-772295, 335-6545313
Valle del Sacco, 19.6.10
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Rete per la Tutela della Valle del Sacco
Presidente: Alberto Valleriani - 3356545313
Vicepres.: Pasquale Maiorano - 3924810803
Segretario: Massimo Colaceci - 3491331543
Ufficio Stampa: 3491331543
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