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30 agosto 2010

Contemporanea - scenari archelogici per la drammaturgia d’avanguardia, festival itinerante di teatro contemporaneo

FESTIVAL. Rappresentazioni teatrali, una vetrina di danza e una mostra performativa tra i 16 eventi proposti dall’edizione zero della manifestazione itinerante di arte contemporanea.
Ha preso il via il 28 agosto l’edizione zero di Contemporanea - scenari archelogici per la drammaturgia d’avanguardia, festival itinerante di teatro contemporaneo (a ingresso gratuito) che fino al 5 Settembre, intorno a Roma, attraverserà i comuni di Segni, Gavignano e Colleferro. Piazze, palazzi storici, conventi, aree archeologiche saranno infatti le scenografie di una manifestazione nata con l’idea di far conoscere alcune compagnie europee.

Sedici eventi, due residenze provenienti da Bologna presenteranno Long Playing (di Komakino) e Yorick prequel (di Soggetto 21, in prima nazionale), ispirato - con aggiunte -all’Amleto di William Shakespeare, mentre Lisa Ferlazzo Natoli insieme a Gianluca Ruggeri ha creato per la Cisterna Romana un progetto specifico: Les Adieaux! Parole salvate dalle fiamme- Blok, Pasternak, Esein, Majakovskij, concerto per quattro poeti. Ci saranno poi Antonio Rezza ad abitare i quadri di scena di Flavia Mastrella in Io, e nei pressi dell’inceneritore di Colleferro Ulderico Pesce porterà Asso di monnezza, spettacolo di denuncia sulle ecomafie, ovvero il traffico illecito dei rifiuti industriali tossici da Nord a Sud come sistema di arricchimento per la malavita organizzata.

In Una Notte in Italia, Teatro Studio Precario racconta invece l’incontro tra un passato dimenticato e fiero ed un presente disincantato e ingenuo attraverso un dialogo curioso e uno scontro grottesco tra due momenti della storia italiana in cui è avvenuta la grande trasformazione da terra di emigrazione a terra di immigrazione.

Se da Amsterdam arrivano Gabriella Maiorino e Simone Giacomini per Prayers, lavoro di danza, musica e luce, diverse sono infine le compagnie e gli artisti da Ravenna, a partire da Erosanteros con Asprakounelia (Treno fantasma), liberamente tratto da The Pitchfork Disney di Philip Ridley, passando per Ortographe in Controllo remoto, “un diaporama di scenari bellici che muove i primi passi dai diorami teatrali del XIX secolo per deflagrare nella fantasmagoria bellica e cinematografica che si rivela alle masse a partire e durante i conflitti mondiali del XX secolo”, Fanny & Alexander (alle prese con due spettacoli: Him e West) e Michela Minguzzi & Aldo Becca (quest’ultimo musicista, produttore e artista intermediale che ha inventato un pennello sonoro il cui tratto dipinto, sfiorandolo, produce suono): Playing puppets è il loro esperanto.

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