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27 settembre 2010

Osservazioni all’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Colleferro

Comunicato stampa          


Il 25 Aprile 2009 l’amministrazione comunale di Colleferro, nel corso della trasmissione “Ambiente Italia”, in diretta nazionale, affermò che la responsabilità del riavvio degli inceneritori di Colleferro, dopo il sequestro per i fatti di Marzo, spettava alla Regione Lazio.
Nei giorni scorsi, durante un incontro pubblico con i cittadini al IV° Km, la stessa amministrazione ha sottolineato che la responsabilità dell’autorizzazione della centrale a turbogas AVIO va attribuita alla Provincia di Roma.
A questo punto sorge spontanea una domanda. Un’amministrazione che non ha poteri decisionali sul proprio territorio, al punto da subire passivamente progetti che potrebbero avere pesanti impatti ambientali, ricadenti sulla salute della collettività, serve veramente a qualcosa?
Il 20 Agosto 2010 la società Agensel del gruppo GAIA ha presentato lo Studio di Impatto Ambientale per il progetto sull’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (di seguito TMB), di fronte alla discarica di Colle Fagiolara. Tale studio prevede che  il 25% del Rifiuto Solido Urbano entrante sia destinato a preselezione di Combustibile Derivato da Rifiuto (CDR) per l’incenerimento; gli impianti di Colle Fagiolara potrebbero dunque rimanere attivi per altri 30 anni a servizio dello stesso TMB.
Per tale progetto, l’Amministrazione di Colleferro si è espressa positivamente in Consiglio Comunale (deliberazione n.5 del 12 Febbraio 2010),  controdeducendo le nostre osservazioni. La posizione che ne risulta circa il ciclo dei rifiuti pare interpretare in modo soggettivo la direttiva della Comunità Europea sulla gerarchia del rifiuto, che prevede agli ultimi posti il recupero per produzione di energia e l’utilizzo di discariche, e invece ai primi il recupero, il riciclo e il riuso.
E’ opportuno in tal senso che le amministrazioni, a tutti i livelli, si facciano carico di produrre un nuovo piano dei rifiuti regionale rispondente alle direttive europee, soprattutto alla luce dei rapporti annuali ISPRA, che evidenziano il mancato rispetto delle previsioni, in particolar modo sulla raccolta differenziata.
Chiediamo pertanto che le amministrazioni limitrofe al territorio di Colleferro si rendano parte attiva nella presentazione di osservazioni al progetto TMB presso gli uffici regionali di Valutazione di Impatto Ambientale entro i 45 giorni previsti dalla legge. La Rete per la Tutela della Valle del Sacco mette a disposizione il proprio archivio documentale per facilitare tale compito.

Valle del Sacco - Colleferro, 27.09.10 

Ufficio Stampa Retuvasa 

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