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17 ottobre 2010

Flusso di coscienza: perchè dico NO alla turbogas

pubblichiamo questo bell'articolo di www.artenaonline.it
C’è stato un giorno, tempo fa , in cui artenaonline, ha dovuto decidere seriamente quale posizione assumere nei confronti della centrale turbogas che sta per essere realizzata sul nostro territorio. Come sempre abbiamo deciso di temporeggiare, perchè non è nel nostro stile, per serietà e per deontologia, prendere una posizione su un fatto senza conoscerne con certezza le peculiarità. Da allora abbiamo iniziato ua ricerca approfondita, cercando di capire se questa tecnologia fosse nociva o meno. Si sono accavallate pagine di illustri studiosi contrari e sciorinate di altrettanto illustri favorevoli. Ma ad ogni passo in avanti nella nostra ricerca, ci sembrava che la risposta giusta fosse da sempre sotto i nostri occhi. E da allora abbiamo spento il pc ed abbiamo iniziato a confrontarci con le notre coscienze. E la soluzione era lì, dall’inizio lampante. Semplice, veramente semplice. Tanto che sembra ripetersi tautologicamente nella domanda. Da allora ho capito che sono fermamente convinto del mio no alla centrale a cogenerazione che verrà realizzata a breve. In primo luogo occorre chiarire cosa vuol dir no. Cosa si aspetta un cittadino. In cosa si sente deluso , mortificato od ingannato. Le radici di questa decisione affondano in un terreno fradicio, compromesso. Insozzato dagli scarti di un modello produttivo irresponsabile ed irrispettoso. Le radici della mia scelta corrono sotto terra, tra bidoni di rifiuti tossici mal celati e sigillati peggio. crescono tra centinaia di discariche a cielo aperto che prolificano grazie all’incuria di cittadini ammalati d’inciviltà, e grazie a governanti ammalati d’interesse. Ho visto vacche crepare lungo le sponde del sacco in fotografie di biblica ispirazione. La mano del signore si abbatteva sui bovini inermi con scarichi tossici e scorie di non ben identificata natura. Ho sentito menestrelli cantare di una meravigliosa creatura, chiamata gaia. Una creatura che avrebbe creato occupazione, ricchezza, salute. Ho visto tutte queste speranze srpofondare in un buco da 360 milioni di euro. Ho visto una macchina perfetta, che avrebbe dovuto incenerire rifiuti e restituire danaro ed aria pura. Allora tutti mi rassicurarono che non c’era nulla da temere. E non nego di aver sentito il peso della mia ritrosia come se fossi stato uno dei giudici di Galileo. Come se la mia malafede potesse in qualche modo compromettere uno sviluppo necessario. Ho creduto allora che la terra fosse rotonda. Ma l’esempio non si dimostrò calzante. e i fumi di quell’inceneritore appesantirono l’aria, e poi inquinarono l’acqua e con buona possibilità furono causa del dolore che ha portato via vite di uomini donne e bambini della mia terra.
Ho scperto in seguito che le rassicurazioni provenivano da persone faziose, che mischiavano le tre carte sul banco come in un gioco ormai scomparso. Appena l’occhio si distrae si mescola il tutto. Un casino di pm10 pm0,2 nanoparticelle polveri sottili. Caos. E gente col dito umido in aria a cercare di capire se il vento tirasse dalla bocca lercia della centrale verso casa propria. Tanti rassicurati hanno dormito sonni tranquilli al pensiero che il vento tirasse in direzione opposta, magari troppo tranquilli per far caso al fatto che andava a soffiare nelle finestre della scuola dei figli. Mors tua vita mea…figliuolo.
Sono stato abituato a non non accettare per vera qualunque affermazione, ma di sottoporla all’esame della ragione e dell’informazione.
Ed ora? cosa sta succedendo ora?
Mi piace raccontarla come una favola, così che mi rimarrà più semplice un domani spiegare ai miei figli perchè, alzando il naso, cercano aria e trovano merda. E’ successo che un giorno alcuni signori, hanno deciso di investire milioni di euro per sostituire delle centrali inquinanti da 4 megawatt l’una con una centrale innovativa ed ecologica da 82 megawatt…ora, non che io sia un matematico brillante, ma il senso della proporzione ce l’ho ben presente. Una centrale da 4 megawatt ad olio combustibile inquina più di una centrale da 4 megawatt a metano…grazie. Ma se la proporzione diventa 4 a 82, le cose cambiano sensibilmente. Ma alcune persone faziose hanno cercato di far leva sulla mia stupidità omettendo questo piccolissimo particolare delle proporzioni, cercando di ricreare in me il complesso galileiano di cui ho già parlato sopra.
Al tempo…eppur si muove un gran paio di pifferi, signori miei.
Ed è quì, alla fine di questo personalissimo flusso di coscienza, che trovo con incredibile chiarezza le ragioni del mio no.
La mia terra, e la gente che la abita, hanno già pagato, col sangue e con le tasche, la malagestione e l’illusione di una energia pulita per soddisfare un millantato fabbisogno energetico ( calcolando che con 82 megawatt stanno al coperto Artena Colleferro Valmontone e Lariano…più o meno).
La costruzione di questo nuovo impianto porta con se un vizio capitale congenìto. Ed è per questo che dico no.
Ad una valle a cui è stato già fatto pagare un prezzo alttissimo, era assolutamente dovuta una informazione ricca ed esaudiente. La storia lo richiedeva, l’opportunità politica il buon senso. Invece la costruzione si è giocata a carte coperte negli uffici della provincia, tra le scartoffie della regione, anteponendo il “bene collettivo” al bene della collettività. Al suo sacrosanto diritto di essere informata.
Sono venuto a sapere per vie non ufficiali di questa opera. Il senso del giusto e dello sbagliato , che sempre dovrebbe sostenerci nelle analisi delle situazioni, mi suggerisce che se un’ azione è svolta nel silenzio, con gravi carenze di informazione e ignorando totalmente l’opinione pubblica, qualcosa da chiarire c’è. Ed è per questo che dico no. Per tutelare il mio sacrosanto diritto ad un informazione esauriente. Per colmare il vuoto lasciato da politici irrispettosi ed irresponsabili devo alzare il tono della mia voce e gridare in faccia a queste persone che questa volta non si passa. Che potrei non avere nulla contro il turbogas ma almeno spiegatemi cosa cacchio è!
E spero in un movimento popolare. Credo che la nostra società sia giunta ad un appuntamento storico. Possiamo tutti costruire una coscienza civica ed impedire che il nostro diritto all’informazione venga calpestato.
Oppure possiamo spruzzare un pò di deodorane per far finta che l’aria non puzzi di merda.
Non sono per il deodorante e sono pronto a sedermi sui tubi, se necessario, fino a quando non avrò ottenuto ciò che esigo come diritto. Essere informato
ecco perchè no!
Ed una buona volta, che ognuno si prenda le proprie responsabilità, perchè i cittadini sono meno scemi di quanto pensiate.
In fondo, respiriamo la stessa aria.

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