CONTROLLO EMISSIONI INCENERITORI E CEMENTIFICIO DI COLLEFERRO
EP SISTEMI MOBIL SERVICE ITALCEMENTI
Bookmark and Share

24 aprile 2011

Diossina a Forli: risponde l'Arpa e la Usl locali

Agli organi d’informazione

Prot. N.073 MD/2011

Forlì, 22/04/2011

COMUNICATO STAMPA ARPA-AUSL FORLI’

Arpa e Ausl Forlì: i livelli di diossina analizzati nell’ambiente e negli alimenti forlivesi – sia
con le attività istituzionali sia tramite i progetti specifici come Moniter - rientrano ampiamente
all’interno dei limiti normativi previsti. Si conferma l’impegno per ulteriori approfondimenti a
tutela dell’ambiente e della salute.

L’indagine condotta da ISDE per la ricerca di diossine in matrici alimentari (polli, uova, latte
materno) in zone del territorio forlivese collocate in prossimità degli inceneritori ha destato
comprensibilmente l’attenzione e la preoccupazione dei media e dell’opinione pubblica.
Arpa a Ausl di Forlì ritengono indispensabile sintetizzare le conoscenze prodotte nell’ambito delle
rispettive attività, peraltro già pubbliche, e condividere alcune riflessioni in merito.

La problematica diossina, in ambito scientifico ben dibattuta, è all’attenzione da tempo delle
istituzioni che si occupano di ambiente e salute. E’ infatti dal territorio forlivese che è partito il
primo studio regionale di sorveglianza dello stato di salute della popolazione esposta ad inceneritori,
evolutosi poi nello studio regionale Moniter: già in questo primo studio sono stati analizzati
campioni di terreno prelevati nei punti di minima e massima ricaduta i cui valori, per quanto
riguarda diossine e sostanze simili, sono risultati analoghi a quelli riscontrati in terreni di aree rurali
in diversi paesi europei.
L'attività di controllo sui fumi al camino dell’inceneritore di rifiuti urbani, regolarmente svolta
da Arpa di Forlì-Cesena secondo le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA),
non ha evidenziato, per quanto riguarda diossine e furani, superamenti dei limiti previsti in
autorizzazione (più bassi di quelli stabiliti dalle normative vigenti). In particolare i controlli hanno
evidenziato valori compresi fra 0,002 e 0,003 nanogrammi al metro cubo (circa quaranta volte
sotto il limite di legge). Analogamente per l'inceneritore per rifiuti sanitari di Mengozzi, non si
evidenziano superamenti dei limiti autorizzati a camino; nel 2010 il dato relativo alle diossine è di
0,0023 nanogrammi al metro cubo (ancora circa quaranta volte meno del limite di legge). Sulla base
dell'autorizzazione all'esercizio dei due inceneritori, Arpa svolge anche il monitoraggio della qualità
dell'aria nel punto di massima ricaduta al suolo. I valori di diossine riscontrati in queste analisi
sono dello stesso ordine di grandezza di quelli rilevati dalla stessa Arpa in altre aree del territorio
forlivese, non prossime agli inceneritori.
Il progetto Moniter ha confermato, attraverso le analisi delle emissioni, come le modifiche
impiantistiche che hanno interessato negli ultimi anni gli inceneritori di rifiuti urbani abbiano ridotto
enormemente le emissioni di diossine e furani nell’ambiente. Data la persistenza nell’ambiente di
queste sostanze, la loro eventuale presenza nel terreno e quindi nella catena alimentare va quindi
________________________________________________________________________________
_
Comunicazione, Relazioni interne, Relazioni con il cittadino, Ufficio Stampa

C.so della Repubblica, 171/D – 47100 Forlì T. +39.0543.731007/30/61 F. +39.0543.731064
E-mail: ufstampa@ausl.fo.it ; Sito web: www.ausl.fo.it

ricondotta a inceneritori nelle configurazioni impiantistiche del passato oppure ad altre sorgenti.

Per quanto riguarda l’esposizione per via alimentare, il controllo di residui di diossine e PCB è
garantito nell’ambito del “Piano nazionale residui” che monitora, per la tutela del consumatore, la
presenza degli inquinanti ambientali nelle produzioni animali; gli allevamenti su ampia scala sono
peraltro controllati anche sotto il profilo dell’alimentazione animale.
Da anni la Regione Emilia-Romagna integra il Piano nazionale con un Piano regionale finalizzato
al controllo dei residui nelle produzioni tipiche regionali. Dal 2007 particolare attenzione è stata
posta a diossine e PCB (policlorobifenili) e altri microinquinanti organici persistenti. I campioni
analizzati riguardano prodotti alimentari presenti in commercio ma anche campioni di alimenti
destinati all’autoconsumo, analizzando uova e carni provenienti da piccoli allevamenti rurali.
Complessivamente, nel biennio 2009-2010, nel forlivese, sono stati analizzati 24 campioni di
varie matrici (uova, carne di pollame, carne bovina e suina, latte bovino e olio). Tutti gli esiti
analitici sono stati negativi eccetto un campione di uova destinato all’autoconsumo prodotto
in un allevamento familiare poi riconosciuto come non correttamente gestito. Il Piano 2011 ha
incrementato i campioni in allevamenti rurali: ad oggi sono disponibili i risultati di 8 analisi, tutte
negative, e riguardanti campioni prelevati a una distanza variabile da 3 a 8 km dagli inceneritori di
Forlì.

Il monitoraggio ambientale e la sorveglianza della salute restano un impegno costante delle
Istituzioni che raccolgono e valutano anche sollecitazioni, come quella dell’indagine ISDE,
che - pure nella limitatezza del numero dei campioni raccolti – suggerisce spunti per ulteriori
approfondimenti.

Arpa e Ausl di Forlì

Nessun commento:

Posta un commento