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25 settembre 2011

Inceneritori: rischi sulla salute umana secondo Il prof. Ghirga, ISDE LAZIO

I politici dovrebbero tener conto l'enorme carico di malattie causato da sostanze chimiche emesse da inceneritori di rifiuti.


Caro Editore,
Ho letto con interesse l'articolo di Kim Y-M e al., "Peso delle malattie attribuibili agli inquinanti atmosferici da inceneritori di rifiuti solidi urbani a Seul, Corea: Un approccio specifico per carichi di malattie ambientali” (Kim et al., 2011).
 Le conclusioni degli autori sono che l'impatto degli inceneritori sulla salute dei cittadini sia piuttosto sostanziale, ma noi aregomentiamo che potrebbe essere peggiore se fossero considerate altre inportanti sorgenti di neurotossicità subclinica nei bambini data da piombo, cadmio, mercurio, antimonio, arsenico, cromo, cobalto, rame, manganese, nickel, vanadio, e stagno.
La pandemia silenziosa descritta da Grandjean e Landrigan in un recente articolo sta contunuando (Grandjean and Landrigan, 2006).
Essi mostrano prove accumulate su vari decenni che piombo, arsenico, mercurio e centinaia di altri residui industriali possono causare danni al neurosviluppo e che stadi subclinici di questi disordini possono essere comuni.
Il costo economico risultante da questi danni neurologici sono stimati per gli USA dai 110 ai 319 miliardi di dollari per i nati in ogni annata (Grosse et al., 2002). La maggior parte di tali costi riguardano la riduzione di intelligenza. Nondimeno, poiché la neurotossicità è subclinica, questi dati non appaiono dalle statistiche standard (pandemia silenziosa).
Un altra conseguenza importante da essere considerata sono gli effetti sulla salute da parte dei dusstruttori ormonali. Un crescente materiale probativo suggerisce che numerose sotanze, emesse anche dagli inceneritori, possono interferire con il sistema endocrino e produrre effetti nocivi sugli esseri umani, così come negli animali da laboratorio e in quelli selvatici. Per le proprietà comuni dei recettori e degli enzimi coinvolti nella sintesi, rilascio e eliminazione degli ormoni, nessun sistema endocrino è immune alle sostanze che distruggono gli ormoni. Gli effetti di tali sostanze possono essere trasmessi alle generazioni successive attraverso modifiche epigenetiche o per continua esposizione dei piccoli all'attacco ambientale. L'evidenza di conseguenze riproduttive (infertilità, cancri, malformazioni) dovute a esposizione a sostanze con effetti distruttivi è forte, ed è crescente per altri sistemi endocrini, incluso effetti sulla tiroide, il sistemo neuroendocrino, l'obesità, il metabolismo, e l'equilibiro fra insulina e glucosio (Diamanti-Kandarakis et al., 2009).

Il periodo dal concepimento alla nascita è un tempo di rapida crescita, duplicazione e differenziazione cellulare, e matirazione funzionale di sistemi di organi. Questi processi sono molto sensibili a alterazioni nell'ambiente intrauterino (Simmons, 2009). Per molte sostanze tossiche emesse dagli inceneritori, come l'arsenico, si stanno accumulando un gran numero di indagini che indicano che esse influiscono sullo stato epigenetico di cellule e tessuti (Reichard and Puga, 2010).

L'origine dello sviluppo di malattie negli adulti in meccanismi epigenetici è l'epicentro della Medicina Moderna (Feinberg, 2008). Nel vicino futuro è probabile che saranno sviluppate tecnologie che permetteranno studi epigenetici a vasto raggio sul genoma (Simmons, 2009).

In conclusione, l'emissione di metalli pesanti e di vari altre sostanze tossiche dovrebbe essere limitata anche se al momento per molte di esse il riconoscimento di un'associazione causa-effetto fra inquinamento atmosferico e neurotossicità subclinica, distruttori endocrini e danni epigenetici non può essere dimostrata. E' riconosciuto che le associazioni causa-effetto possono essere difficili da dimostrare perché le esposizioni variano col tempo, più di una sostanza può avere lo stesso effetto, la vulnerabilità individuale varia e altri fattori possono sviare gli studi epidemiologici.
I politici responsabili della valutazione e della gestione delle sorgenti di inquinamento atmosferico dovrebbero prendere in considerazione l'enorme fardello di malattie causate da sostanze tossiche emesse dagli inceneritori di rifiuti.



Bibliografia
Diamanti-Kandarakis E, Bourguignon JP, Giudice LC, Hauser R, Prins GS, Soto AM, et al. Endocrine-disrupting chemicals: an endocrine society scientific statement. Endocr Rev 2009;30(4):293–342.
Feinberg AP. Epigenetics, a field at the epicenter of modern medicine: epigenetics at the epicenter of modern medicine. JAMA 2008;299(11):1345–50.

Grandjean P, Landrigan PJ. Developmental neurotoxicity of industrial chemicals. Lancet 2006; 16 (368):2167–78.

Grosse SD, Matte TD, Schwartz J, Jackson RJ. Economic gains resulting from the reduction in children's exposure to lead in the United States. Environ Health Perspect 2002;110:563–9.

Kim JM, Kim JW, Lee HJ. Burden of disease attributable to air pollutants from municipal solid waste incinerators in Seoul, Korea: a source-specific approach for environmental burden of disease. Sci Total Environ 2011;409(11) (1 May):2019–28.

Reichard JF, Puga A. Effects of arsenic exposure on DNA methylation and epigenetic gene regulation. Epigenomics 2010;2(1):87–104. February 1.

Simmons Rebecca A. Developmental origins of adult disease. Pediatr Clin N Am 2009;56:449–66.



Giovanni Ghirga International Society of Doctors for Environment (Alto Lazio),
Via Adua 9C, Civitavecchia, Italy
E-mail address: giovanni.ghirga@fastwebnet.it
29 March 2011

2 commenti:

  1. Articolo originale

    Ghirga G.
    Journal
    Sci Total Environ. 2011 Nov 15;409(24):5524; author reply 5525-6. doi: 10.1016/j.scitotenv.2011.04.057. Epub 2011 Sep 8.

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  2. L'originale è purtroppo in inglese ma la traduzione non perfetta da comunque il senso del contenuto, grazie

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