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18 febbraio 2009

Corrotto da Berlusconi

Ci rendiamo conto di quello che sta succedendo?
La nuova dittatura si manifesta con leggi neanche tanto subodole che il popolo scorda tra sederi e azzuffate televisive. Il lodo alfano eccolo qui, beffa e danni per i cittadini.

Curiosità: Mills ora dovrebbe pagare un risarcimento per aver danneggiato lo stato su ordine di Berlusconi. Risarcimento a favore della Presidenza del Consiglio di Berlusconi....

Questo è BIS PENSIERO ORWELLIANO!

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4 anni e 6 mesi a Mills17 febbraio 2009

Immunità per il premier Berlusconi coinvolto nella vicenda
I giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano hanno condannato a quattro anni e sei mesi l’avvocato britannico David Mills, imputato nell’ambito del processo di primo grado per corruzione giudiziaria, in cui la posizione del premier Silvio Berlusconi è stata stralciata e sospesa in attesa di una pronuncia della Consulta sul Lodo Alfano.

Al centro del procedimento c’è l’accusa secondo cui Berlusconi nel 1997 avrebbe fatto inviare 600mila euro a Mills come ricompensa per non aver rivelato in due processi, in qualità di testimone e quindi con l’obbligo di legge di dire il vero e non tacere nulla, le informazioni su due società off-shore usate da Mediaset “Ms.Mi”, secondo la procura, per creare fondi neri. A dicembre la procura aveva chiesto la condanna di Mills a quattro anni e otto mesi di reclusione.
La difesa del legale britannico aveva chiesto l’assoluzione con «formula piena», sostenendo la mancanza di prove dell’accordo corruttivo. Sia Berlusconi sia Mills hanno sempre respinto le accuse, e il gruppo di Segrate ha ribadito in più occasioni e in diverse note la propria correttezza e trasparenza.
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Mills dovrà inoltre risarcire 250mila euro alla presidenza del Consiglio dei ministri. I giudici, sul punto, hanno accolto la richiesta formulata dall’avvocato dello Stato per conto di Palazzo Chigi. Secondo Federico Cecconi, difensore di Mills «la presenza di Silvio Berlusconi come coimputato in questo processo ha impedito ai giudici una serena lettura e valutazione degli atti. Mancano le prove, mancano i riscontri documentali e sicuramente ricorreremo in Appello. La prescrizione che pure era stata ipotizzata e che scatterà tra un anno - conclude Cecconi - non è almeno per adesso al centro dei miei pensieri».

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