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24 novembre 2009

Lettera aperta di un colleferrino in esilio

Giro questa lettera alla città di un blogger colleferrino emigrato!
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ACQUA DI COLLEFERRO : UN SILENZIO ASSORDANTE
In questa lettera parlerò di fatti, incontrovertibili, su un argomento che ci dovrebbe vedere combattere tutti nella stessa direzione. L'ACQUA. L'acqua e l'inquinamento sono e dovrebbero sempre essere un ossimoro. Non a Colleferro.L'acqua è un diritto di tutti.Pur vivendo a Trondheim, dove l'acqua del rubinetto si può bere e dove la gente non sa cosa significhi comprare l'acqua al supermercato, mi trovo a scrivere di nuovo per la triste situazione venutasi a verificare nel comune di Colleferro, in provincia di Roma, mia città natale, dove tutt'ora vive la mia famiglia. Partiamo da una premessa doverosa. Colleferro è proprio quella cittadina di cui molti hanno sentito parlare nei TG, quella cittadina dove furono sequestrati i termovalorizzatori, perché invece del CDR venivano bruciati rifiuti normali, copertoni e rifiuti tossici. Colleferro è quella cittadina dove nelle falde acquifere è presente il betaesaclorocicloesano, scarto di lavorazione del periodo in cui nel territorio veniva prodotto il lindano (insetticida), sostanza nociva scoperta dopo i controlli della Centrale del Latte di Roma nel 1999 e comunicata alla popolazione soltanto 8 anni più tardi. Quando ormai le persone erano state contaminate. A Colleferro c'è il cementificio dell'Italcementi (memorabile il film di Vittorio De Sica “Lo chiameremo Andrea” dove le scene riferite all'inquinamento della fabbrica furono girate proprio a Colleferro); a Colleferro c'è l'inquinamento pregresso della B.P.D., insediamento industriale intorno al quale nacque la cittadina stessa, che negli anni interrò tonnellate di fusti sotto il terreno creando due vere e proprie colline di rifiuti; Colleferro è stata commissariata tre anni orsono causa la percentuale di polveri sottili presenti nell'aria costantemente sopra il limite consentito; Colleferro è anche quella cittadina dove esplose la fabbrica della Simmel Difesa, che produceva esplosivi. Insomma stiamo parlando di un territorio già contrassegnato da malagestione e da problemi ambientali mai risolti, in cui i cittadini hanno contribuito in modo sostanziale a determinare lo stato attuale delle cose. Coloro che manifestarono contro i termovalorizzatori, ora nei termovalorizzatori vi lavorano, coloro che si fecero incatenare ora sono dirigenti del consorzio che li gestisce. A questo aggiungerei una beffa che in pochi conoscono; lo stesso sindaco che autorizzò la costruzione dei termovalorizzatori contro il parere dell'ASL RM/G, siede ora in Parlamento e chiede finanziamenti statali (che quindi pagano tutti) per la bonifica del territorio. Cornuti e mazziati insomma. Ometto volontariamente il settore malattie. Ce ne sarebbe da parlare per ore. Il Sindaco mandò a casa dei cittadini un opuscolo per dire che le malattie dal 2001 in poi non sono aumentate. Caro Sindaco nell'opuscolo bisognava anche metterci i dati prima della contaminazione e non soltanto quelli degli anni successivi. Colleferro è soltanto la seconda città più inquinata d'Italia, che sarà mai. Bisognerà impegnarsi per raggiungere il primo posto. Ma dicevamo dell'acqua. Non ricordo a memoria di aver mai potuto bere l'acqua del rubinetto di Colleferro, perchè Colleferro non ha l'acqua potabile da un decennio almeno.In data 8 Novembre una mia conoscente mi contatta su Skype dicendomi di alcuni manifesti affissi nella cittadina in cui il Sindaco in un comunicato stampa diceva di aver vietato l'USO dell'acqua (vietato persino lavarsi le mani) per alcuni giorni a scopo precauzionale, per un problema risolvibile in pochi giorni. Andai sul sito del Comune vedendo il sopracitato comunicato stampa che a tutto serviva tranne che ad informare. Decisi così di vedere cosa ci fosse dietro perchè non potendo utilizzare l'acqua ci doveva essere una valida spiegazione che trovai nell'ORDINANZA N. 351 DEL 30 OTTOBRE 2009 del comune di Colleferro http://www.comune.colleferro.rm.it/aggiornamenti/redazione/ordinanze/ord351-09.pdf in cui si parlava di contaminazione batterica!!! Data del primo controllo fuorinorma 26 ottobre!!! Dopo un paio di telefonate ai numeri giusti seppi che il danno era stato causato dalla rottura di una fogna e che l'acqua della fogna era penetrata nel pozzo 7 che è quello che fornisce acqua alla zona più grande di Colleferro, interessando una utenza di 20000 persone. Scrissi e pubblicai in data 9 Novembre, cioè dopo due settimane dai controlli fuorinorma, una nota su Facebook per informare quanta più gente possibile della gravità di una situazione di emergenza idrico-sanitaria, vista la mia impossibilità a farlo in modo pratico, vivendo a 4000 km da Colleferro. Il titolo fu : ACQUA DI COLLEFERRO : IL DELITTO PERFETTO (COME FAR CREDERE CHE TUTTO VA BENE IN CASO DI EMERGENZA). http://www.facebook.com/notes.php?id=602566574#/note.php?note_id=168831710668 La gente non era stata adeguatamente informata e per giorni aveva continuato ad usare l'acqua come aveva sempre fatto nonostante nell'acqua ci fosse finita quella che noi comunemente chiamiamo MERDA!!! L'acqua di Colleferro è ricca di coliformi, escherichia coli ed enterococchi, basta cercare su google per capire che si parla di batteri fecali!!! Non voglio neanche sapere se ci sia un rischio epidemia o se ci sia la possibilità di contrarre malattie infettive, quello che mi preme è rendere noto quello che il sindaco pidiellino di Colleferro Mario Cacciotti ha detto in data 10 Novembre, interpellato da due cittadini miei amici che andarono ad informarsi, dopo aver letto la mia nota su Facebook: “...mi è stato consigliato di non dire nulla sulla contaminazione, ma solo di far bollire l'acqua, per non allarmare i cittadini.” La stessa cosa che consigliò la Commissione Grandi Rischi al sindaco dell'Aquila prima del terremoto del 6 Aprile.Non credo servano commenti ad una situazione indecente come questa. Non credo serva neanche arrabbiarsi, quando membri del PDL di Colleferro commentano sotto la mia nota che il loro sindaco non ci poteva far nulla. Il Responsabile per l'Ambiente dei Giovani Democratici, peraltro mio amico, scrisse una nota da comizio politico il giorno seguente alla mia, con una sua bella foto in calce. A casa mia si chiama campagna elettorale. Un rappresentante di una associazione, che ha il dono della preveggenza ha dichiarato sul Tempo che lui aveva previsto tutto da due anni. Ma i giornali li ha chiamati 20 giorni dopo. Sono anni che prevede quello che succederà sempre dopo che è successo. Durante una manifestazione ha rischiato il linciaggio. Questo ai giornali non lo dice. A casa mia si chiama pubblicità. E a casa mia una persona così o porta sfiga o è un incapace. Il bello è che tutto viene fatto a spese della salute dei cittadini. Intanto quel “PROBLEMA RISOLVIBILE IN POCHI GIORNI", come da comunicato stampa comunale, dopo la bellezza di 24 giorni è ancora presente. La gente compra l'acqua al supermercato per lavarsi, per cucinare, per bere. Nonostante ora oltre alle merda dal rubinetto esca acqua con più cloro di quella di una piscina. L'Italcogim, ente gestore dell'acqua, avrà sicuramente anche il coraggio di far pagare l'acqua alla merda... già è tanto che l'acqua condita non te la fanno pagare di più. In un paese normale si sarebbe detto alla gente che era interdetto l'uso dell'acqua. Invece di attaccare 10 manifesti, avrebbero dovuto mandare lettere (come in campagna elettorale) o girare per Colleferro con macchina e altoparlante (come in campagna elettorale). In un paese normale la gente doveva scendere in piazza, prendere il Sindaco di peso e fargli bere l'acqua inquinata, visto che lui a Colleferro neanche ci vive; se qualcuno deve prendere una malattia è giusto che la prenda anche lui. In un paese normale non era compito dei cittadini chiamare il Comune per elemosinare acqua, ma doveva essere l'ente gestore a portare acqua potabile a tutti i cittadini. Non si è fatto. Evidentemente la salute è meno importante dei voti. Come sempre.P.S. Credo che alla luce di quanto successo sia doveroso oltrechè necessario da parte di Sindaco e dirigenti comunali predisporre accertamenti sanitari GRATUITI per tutti coloro che hanno subito questa situazione e questa mala-informazione. Dal comunicato-farsa del 30 ottobre, non ne sono seguiti altri. Sul sito del Comune i comunicati stampa parlano di inaugurazioni per 30 alberi piantati, dopo che ne hanno sradicati migliaia. Sul sito del Comune si parla di bilancio 2009. Hanno risolto il problema dell'acqua. NON PARLANDONE.Francesco Recchia, cittadino colleferrino in esilio


fonte: http://informarexresistere.blogspot.com/2009/11/acqua-di-colleferro-un-silenzio.html

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