Valle del Sacco: bonifica poco trasparente
Abbiamo atteso diversi giorni per vedere se giungessero ulteriori chiarimenti sul ritrovamento di fusti tossici nei siti ARPA e sul progetto di centrale a Turbogas AVIO. Ebbene, riguardo intanto alla prima questione, ci piacerebbe che gli addetti chiarissero quanto è comparso sui quotidiani (in primis su Il Tempo), poiché le informazioni che abbiamo letto non ci paiono affatto esaurienti. Innanzitutto, si è parlato del ritrovamento di 200 fusti tossici, ma non si specifica se si tratta dei primi o di tutti quelli esistenti e, nel caso ce ne fossero altri, quanto durerà ancora la bonifica. Non è chiaro inoltre se verranno condotte indagini per cercare di capire se quei bidoni siano solo di provenienza delle fabbriche di Colleferro oppure abbiano altra origine. Ciò consentirebbe di avere idee più chiare sia di quanto è successo a Colleferro e nel suo perimetro industriale, sia dell’andamento della bonifica, dato che molti erano convinti, in relazione ad affermazioni precedenti, che essa si trovasse ormai alla fase conclusiva. Inoltre i metri cubi scavati sembrano pochi rispetto a quelli dichiarati nei documenti. Visto che non ci risulta siano state fatte analisi chimiche sul contenuto, siamo certi che ora tutta quella terra smossa non rilasci altre sostanze? Infine, dove verranno stoccati ora i bidoni, in attesa delle analisi, e dove e in quale sito verranno stoccati un domani? Quale ditta si occuperà dell'operazione? Resteranno a Colleferro nel sito di stoccaggio definitivo progettato o andranno fuori? E in quest’ultimo caso, finiranno in un sito italiano? Oppure all’estero?
Colleferro, 24 Marzo 2010
CS Retuvasa Colleferro Bonifica 240310
Nessun commento:
Posta un commento