Scritto da Impegno Civico per Artena |
Lunedì 18 Ottobre 2010 sito Grilli Artena (http://www.grilliartena.it/ |
L’autostrada Labico-Cisterna, darà luogo a devastanti interventi di trasformazione del territorio che riguarderanno Labico, Artena, Palestrina, Valmontone una sterminata distesa di cemento, asfalto, capannoni industriali, ed annesso inceneritore necessario anche alle grandi strutture della città dei balocchi di Valmontone e dell’outlet. L’opera, inserita nel piano nazionale delle opere pubbliche del Governo, anche se verrà realizzato da qui a dieci anni, allontanerà l’Italia dagli obiettivi del Protocollo di Kyoto e da uno sviluppo sostenibile della città. Eppure siamo vicini a Colleferro che ha il poco invidiabile primato di essere una delle città più inquinate del Lazio, con dati epidemiologici spaventosi sull’insorgenza di alcune gravissime patologie, tumorali e respiratorie. Un prezzo altissimo da pagare in cambio della chimera del posto di lavoro. Un posto di lavoro che, nella migliore delle ipotesi, sarà di modesto livello, sottopagato e precario. Noi puntiamo ad uno sviluppo sostenibile che tenga conto delle caratteristiche del nostro territorio, senza seguire le chimere o i miraggi delle facili speculazioni, uno sviluppo che punta al recupero del centro storico per la ricettività e non al consumo di territorio, alla raccolta differenziata e non agli inceneritori, alla mobilità sostenibile su ferro e non su gomma. Gli Amministratori Provinciali e Regionali sono i primi responsabili per aver voluto privilegiare il trasporto delle merci su gomma, anziché investire sul disinquinamento ambientale ed alla riduzione del traffico, la scelta obbligata era quello del trasporto delle merci e delle persone su ferro, riducendo i costi economici, ambientali, sociali e rientrare negli obiettivi del protocollo di Kyoto. Il nostro slogan politico “Svegliati Artena” è ancora più attuale, il sistema economico è in rapida trasformazione ed impone al settore produttivo moderne soluzioni tecnologiche, per rispondere alle esigenze di un nuovo modello di sviluppo più attento al consumo di territorio, più sensibile alla qualità delle costruzioni e dell’aria, con l’obiettivo del riutilizzo dei prodotti, e della tutela dell’ambiente, per non far pesare sulla salute delle persone altri interventi, che produrranno sull’aria che respiriamo altre emissioni di gas nocive. L’ emissioni del termovalorizzatore in progetto a confine con Tagliente, oltre a quelle già esistenti a confine con Maiorana, quelle della centrale a turbogas al V km, quelle dovute al traffico dei mezzi pesanti per l’uscita del casello autostradale di Valmontone, renderanno il nostro territorio non più abitabile, firmate la petizione che in questi giorni si sta raccogliendo ad Artena, per sensibilizzare gli Amministratori Pubblici che sono i primi responsabili della scarsa gestione del territorio, ad una nuova politica urbana e territoriale che vede nella sostenibilità ambientale e nel risparmio energetico lo sviluppo del domani. Impegno civico per artena |
19 ottobre 2010
Rassegna stampa del 19 Ottobre 2010
Dopo la Centrale a Turbogas al IV Km, previsto un Termovalorizzatore a Labico confinante con Tagliente
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