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7 novembre 2010

Nuovo presidio libera a Ceccano

Salve a tutti.


Vi inviamo di seguito il Comunicato Stampa relativo ad una importante iniziativa del Centro Tolerus di Ceccano.

La partecipazione e la divulgazione è d'obbligo.

Ufficio Stampa Retuvasa
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Presso l'Ecostazione, a Ceccano, nasce il primo presidio provinciale di Libera


Ad inaugurarlo, il prossimo 9 novembre alle ore 19.00 sarà il fondatore e presidente nazionale Don Luigi Ciotti. Non un semplice sacerdote, né un uomo qualunque, bensì un onesto cittadino al servizio della gente, di tutti coloro che chiedono aiuto e di chi non è capace o, peggio, non può. Un uomo carismatico e di grande personalità, capace di parlare al cuore della gente per poterle dare una speranza di pace, di lealtà, di amore e di fede, che ha dedicato la sua vita alla lotta alle mafie.

“Il Centro Studi Tolerus, che aderisce già da tempo a Libera, diventa un punto di riferimento anche per la legalità. E non è un caso che il presidio nasce in un luogo dove si promuove la difesa dell'ambiente e del territorio. Il nostro territorio ha bisogno di legalità – dichiara Giovanni Pizzuti che coordinerà il presidio – e le notizie di tutti i giorni relative ai problemi di inquinamento sono la conferma che il legame tra le problematiche ambientali e la criminalità organizzata è sempre più forte, basti pensare alla gestione dei rifiuti. É necessario, quindi, sensibilizzare ed educare i cittadini attorno a questi temi per diffondere sempre più una cultura della legalità, e l'attività di Don Luigi in questi anni deve esserne l'esempio concreto. In provincia di Frosinone sono 26 i beni confiscati alle mafie, e così come prevede la legge, dobbiamo pretendere che questi vengano destinati ad uno sociale. Ma ci occuperemo anche di usura, saremo impegnati contro la corruzione e non mancheranno le occasioni formative, sopratutto per i giovani.”

Il presidio verrà dedicato a Roberto Antiochia, giovane poliziotto assassinato dalla mafia a soli 23 anni a Palermo nel 1985 assieme al vice questore Ninni Cassarà . Roberto Antiochia venne trasferito a Roma poco prima dell'omicidio di Beppe Montana, con cui aveva collaborato, ma appresa la notizia dell’agguato mortale al dottor Montana, avvenuto sulla banchina di Porticello il 29 luglio, decide di ritornare a Palermo, aggregato alla squadra Mobile, per concorrere nelle indagini sull’omicidio del funzionario e per essere vicino al dottor Cassarà, considerato oramai prossimo obiettivo della mafia. Durerà poco questo suo impegno straordinario, perché una settimana dopo l’omicidio Montana, alle 15.20 del 6 agosto 1985, a Palermo, in via Croce Rossa 81, un commando già organizzato e appostato, uccide Cassarà ed Antiochia ferendo altri due agenti. Roberto Antiochia muore subito perché con il suo corpo ha cercato di proteggere il suo commissario dai colpi di Kalashnikov sparati dai Killer della mafia. Il Presidente della Repubblica il 26 settembre 1986 lo ha insignito della medaglia d’oro al valor civile.

"Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane.

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