Comunicato Stampa
Sul Convegno e il Master Plan “Energia di un territorio”Il convegno “Energia di un territorio”, promosso dalla Fondazione Kambo, ha rappresentato un evento di grande rilievo per la crescita della coscienza collettiva: un futuro diverso per la Valle del Sacco, che nasca dal punto di incontro tra istituzioni e associazioni di categoria produttive e coniughi il risanamento ambientale alla green economy, è possibile, anzi necessario. Retuvasa ha preso parte all’evento - bene ricordarlo - non in quanto partner e dunque relatore, ma, come Legambiente, a titolo di associazione ambientalista nazionale o regionale coinvolta nel Laboratorio Fondamenti, preliminare al Master Plan stesso.
Ciò è avvenuto nello spirito di nobile comunione di intenti in direzione della Salvaguardia del Creato, o semplicemente della nostra terra, promosso dall’ispiratore di tutto il progetto, il Vescovo di Frosinone Ambrogio Spreafico, a cui esprimiamo sentito riconoscimento. Che estendiamo all’infaticabile operato del consigliere delegato della Fondazione, Daniela Bianchi; alla autentica sensibilità per lo sviluppo sostenibile - noi diremmo la “qualità della vita” - dimostrata in particolare dall’assessore all’Ambiente Fabio De Angelis e dal presidente di Confindustria Lazio Maurizio Stirpe, dal presidente della CIA Frosinone Mario Mancini.
Il Master Plan finale si deve a LAND. L’architetto Andreas Kipar ha saputo offrire una penetrante immagine della Valle del Sacco, gravida di potenzialità. L’altissima competenza paesaggistica e bioarchitettonica di Kipar riesce a raccogliere l’eredità del territorio, a interpretarla nel complesso e difficile presente, disegnando il futuro nel segno di una nuova bellezza del territorio, che è insieme forma e contenuto.
Come sempre sostenuto nel Laboratorio Fondamenti, il Master Plan non è un punto di arrivo, ma di partenza. La via maestra è tracciata, ma i dettagli del progetto vanno definiti con grande attenzione e anche cautela, come ricordato più volte dallo stesso Kipar e da Confindustria Lazio.
Nei prossimi incontri dei Laboratori, ribadiremo quanto espresso in passato: attenzione a non aprire in alcun modo all’idea che energie rinnovabili e biomasse possano proliferare sul territorio in maniera incontrollata. La diffusione delle energie rinnovabili sul territorio, di per sé assolutamente indispensabile, ed anche inarrestabile, non deve naturalmente avvenire nei termini di consumo indiscriminato del suolo e di terreni agricoli fertili. La prospettiva corretta, come ha ricordato in veste di relatore al convegno Gianni Lisi, delegato da tutte le associazioni di categoria dell’agricoltura, è il risanamento agro-ambientale delle aree oggetto di emergenza, non la loro lottizzazione energetica. Ricordiamo al proposito il Piano di risanamento agro-ambientale nato dalla sinergia di CIA, Coldiretti e Retuvasa, presentato pubblicamente dall’assessore all’Ambiente Fabio De Angelis appena un mese fa.
Non è forse superfluo ricordare anche che il fotovoltaico si presta in particolare come copertura di edifici civili e produttivi, in aree dismesse (come le cave menzionate da Kipar), in terreni non fertili. I girasoli e altre colture funzionali ai biocarburanti non devono sottrarre terreni all’agrozootecnia tradizionale. Esiziale, in termini di emissioni, rischierebbe di essere poi la filiera della biomassa del pioppo. Ottima in particolare, come riconosciuto dalle stesse associazioni dell’agricoltura, la parte dello studio di fattibilità dell’ENEA (pp.180-231) riguardante la produzione di biogas dalla digestione anaerobica del letame.
Sottolineiamo infine l’importanza di un progetto da noi presentato nel corso del Laboratorio Fondamenti e apprezzatissimo dall’intero tavolo, in particolare da Confindustria Lazio, quello degli eco distretti industriali. Citato appena nell’attuale versione del Master Plan, rimane naturalmente centrale per il risanamento ambientale della Valle del Sacco e lo sviluppo sostenibile.
Vogliamo concludere con un accenno alla questione dell’aeroporto di Frosinone. Bene ha detto Maurizio Stirpe: è un progetto vecchio e incompatibile con il Master Plan. Nel corso di un breve e cordiale colloquio chiarificatore, il presidente della Provincia Antonello Iannarilli ci ha rassicurato lo scorso venerdì circa l’assenza di legami tra il vaglio della fattibilità tecnica di un piccolo aeroporto e l’approvazione della Variante ASI aeroportuale. Ribadendo che l’aeroporto si farà solo se ci saranno le condizioni. Riguardo a ciò, come abbiamo detto al presidente, sulla base delle ripetute bocciature da parte dell’ENAC, siamo abbastanza fiduciosi non si corra alcun rischio.
Valle del Sacco, 15 novembre 2010
Ufficio Stampa Retuvasa
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