Giuseppe Altieri: Cibus in Primis. Non facciamoci suicidare dai Pesticidi. Mentre impazza la dioxina mortale e cancerogen a, troppe donne partorisco no... la morte: 3% di incremento annuo di tumori neonatali in Italia !!!
CIBUS IN PRIMIS. Non facciamoci suicidare da Pesticidi e Diossine
“Chiudere gli allevamenti industriali e finirla con Pesticidi ed OGM.
Dobbiamo tornare all’agricoltura naturale!”
Appello del Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo dell'Ist. Agrario di
Todi, ai Sindaci, al Governo e alle Regioni per un divieto immediato
dei Pesticidi e per la riconversione Agroeco-Biologica
dell'Agricoltura, utilizzando le enormi risorse messe a disposizione
dai Pagamenti Agroambientali Europei nei PSR Regionali.
------------
La Dr.ssa Gentilini presidente ISDE (Ass. Medici per l'Ambiente) ci
ricorda: "in Italia i tumori aumentano del 3,2% all'anno nei primi
dodici mesi di vita, la morte è trasmessa ai neonati dal corpo delle
loro madri. L'avvelenamento dell'aria e dell'acqua è stato tollerato
come se morire di tumore fosse la cosa più naturale del mondo, ma ora
la musica deve cambiare".
Mentre impazza sulle tavole la dioxina cancerogena e molte donne,
oggi, "partoriscono la morte", diserbanti, disseccanti totali
arancione, pesticidi, contenenti spesso diossine, si usano in Italia
in quantità vergognose (oltre il 30% di tutto il consumo Europeo!),
inquinando le falde (118 pesticidi presenti nelle acque potabili -
fonte ISPRA Arpa - Agrisole), venduti da una rete fittissima di
commercianti senza scrupoli, in assenza di assistenza tecnica
indipendente, finita nel lavoro burocratico dei sindacati agricoli.
OGM (Mais, Soia, Colza), Riso "Clearfields" (coltivato anche in
Italia), con alti residui chimici in quanto resistenti ai diserbanti,
che gli animali mangiano e bevono, concentrandoli nelle carni, sono un
attentato continuo alla Salute Umana e alla Natura.
Il cancro aumenta in maniera impressionante e la spesa per la malattia
oggi supera l'80% dei bilanci regionali ...e la chiamano sanità.
I Sindaci, supremi tutori della salute dei cittadini, dovrebbero
vietare l'impiego di pesticidi chimici di sintesi nel territorio,
dichiarandolo "Biologico", dal momento che il bio-accumulo è arrivato
a livelli pericolosissimi per la salute pubblica. E non ci sono
problemi, con le moderne tecniche Agroecologiche a coltivare in
maniera Biologica, anche se si produce un pò di meno, perchè non si
possono "gonfiare i prodotti con acqua e chimica". I vigneti, ad
esempio, producono meglio in biologico che con la chimica, ma pochi
ancora lo sanno. Il tutto è sostenuto dai Pagamenti Agroambientali
europei.
AGRICOLTURA BIOLOGICA: QUESTIONE DI INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE
Dobbiamo liberare l'agricoltura dall'Industria chimica dei Pesticidi,
inutili e tossici e dalla trasformazione agro-alimentare industriale
truccata per i supermarkets. E, soprattutto, dal Commercio
speculativo, che lascia agli agricoltori meno del 20% del prezzo
pagato dal consumatore.
In sostanza: andiamo a far la spesa in campagna ed insegnamo ai nostri
figli gli odori e i sapori veri della Natura.
Tutto ciò è previsto da almeno 15 anni, con l'avvio dei Programmi
Agroambientali Europei, all'interno dei cosiddetti Piani di Sviluppo
Rurale.
Dal 2007 al 2013 abbiamo oltre 20 miliardi di € per l'Italia, con
obbligo e priorità (fino al 60-70%) per i Pagamenti Agroambientali,
atti a compensare tutti i mancati redditi, i maggiori costi più il 20%
per la transazione all'Agricoltura Biologica, in caso di impegno
quinquennale da parte degli agricoltori ed allevatori. Anche se si
utilizzano ancora altre enormi risorse economiche per allevamenti
industriali in base al numero di capi allevati: una vera follia ! O,
se preferite, un vero e proprio "suicidio di massa, frutto di uno
sterminio di massa".
Le risorse disponibili possono riportare tutta l'Italia alla
Coltivazione Biologica (oggi solo 8% della superficie agricola
nazionale), ma le Regioni (Umbria in Primis) regalano questi soldi a
chi compra pesticidi a volontà, chiamandola "Agricoltura Integrata"
secondo Disciplinari anacronistici e non scientifici, che permettono
un numero di interventi chimici molto superiore a quanto normalmente
praticato oggi dagli agricoltori, senza obblighi di "sostituzione"
degli stessi pesticidi con tecniche biologiche e naturali oggi
ampiamente disponibili sul mercato.
Come mandare in "fumo" le risorse agroambientali, regalando i soldi al
Tabacco.
Ad esempio, la Regione Umbria ha inserito nell'Agroambiente un
pagamento per presunte riduzioni di impiego di diserbanti sul Tabacco,
da 3/4 presunti, a "solo" 2 interventi (quando in realtà oggi i
tabacchicoltori impiegano mediamente un solo diserbo sulla
coltivazione) e per altrettanto presunte riduzioni di impiego di
fungicidi chimici (non controllabili, dal momento che si possono
acquistare Pesticidi senza fatturazione). In tal modo la
Tabacchicoltura chimica ottiene un contributo (circa 1.000 €/ha)
doppio all'agricoltura Biologica.... una contraddizione palese. E non
si spiega come possa essere stata approvata dalla Commissione europea,
che troppo spesso "copre" il lavoro non corretto delle regioni.
Se vogliamo salvare ila Tabacco in Umbria, dobbiamo coltivarlo in
Biologico, con moderne tecniche (insetti utili ed antiparassitari
naturali) già applicate su oltre 1000 ha, da agricoltori interessati a
proteggere il reddito e la salute, ottenendo anche 4.000 €/ha di
Pagamento Agroambientale UE.
Ma dobbiamo in primis aumentare i Pagamenti Agroambientali all''orto-
“Chiudere gli allevamenti industriali e finirla con Pesticidi ed OGM.
Dobbiamo tornare all’agricoltura naturale!”
Appello del Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo dell'Ist. Agrario di
Todi, ai Sindaci, al Governo e alle Regioni per un divieto immediato
dei Pesticidi e per la riconversione Agroeco-Biologica
dell'Agricoltura, utilizzando le enormi risorse messe a disposizione
dai Pagamenti Agroambientali Europei nei PSR Regionali.
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La Dr.ssa Gentilini presidente ISDE (Ass. Medici per l'Ambiente) ci
ricorda: "in Italia i tumori aumentano del 3,2% all'anno nei primi
dodici mesi di vita, la morte è trasmessa ai neonati dal corpo delle
loro madri. L'avvelenamento dell'aria e dell'acqua è stato tollerato
come se morire di tumore fosse la cosa più naturale del mondo, ma ora
la musica deve cambiare".
Mentre impazza sulle tavole la dioxina cancerogena e molte donne,
oggi, "partoriscono la morte", diserbanti, disseccanti totali
arancione, pesticidi, contenenti spesso diossine, si usano in Italia
in quantità vergognose (oltre il 30% di tutto il consumo Europeo!),
inquinando le falde (118 pesticidi presenti nelle acque potabili -
fonte ISPRA Arpa - Agrisole), venduti da una rete fittissima di
commercianti senza scrupoli, in assenza di assistenza tecnica
indipendente, finita nel lavoro burocratico dei sindacati agricoli.
OGM (Mais, Soia, Colza), Riso "Clearfields" (coltivato anche in
Italia), con alti residui chimici in quanto resistenti ai diserbanti,
che gli animali mangiano e bevono, concentrandoli nelle carni, sono un
attentato continuo alla Salute Umana e alla Natura.
Il cancro aumenta in maniera impressionante e la spesa per la malattia
oggi supera l'80% dei bilanci regionali ...e la chiamano sanità.
I Sindaci, supremi tutori della salute dei cittadini, dovrebbero
vietare l'impiego di pesticidi chimici di sintesi nel territorio,
dichiarandolo "Biologico", dal momento che il bio-accumulo è arrivato
a livelli pericolosissimi per la salute pubblica. E non ci sono
problemi, con le moderne tecniche Agroecologiche a coltivare in
maniera Biologica, anche se si produce un pò di meno, perchè non si
possono "gonfiare i prodotti con acqua e chimica". I vigneti, ad
esempio, producono meglio in biologico che con la chimica, ma pochi
ancora lo sanno. Il tutto è sostenuto dai Pagamenti Agroambientali
europei.
AGRICOLTURA BIOLOGICA: QUESTIONE DI INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE
Dobbiamo liberare l'agricoltura dall'Industria chimica dei Pesticidi,
inutili e tossici e dalla trasformazione agro-alimentare industriale
truccata per i supermarkets. E, soprattutto, dal Commercio
speculativo, che lascia agli agricoltori meno del 20% del prezzo
pagato dal consumatore.
In sostanza: andiamo a far la spesa in campagna ed insegnamo ai nostri
figli gli odori e i sapori veri della Natura.
Tutto ciò è previsto da almeno 15 anni, con l'avvio dei Programmi
Agroambientali Europei, all'interno dei cosiddetti Piani di Sviluppo
Rurale.
Dal 2007 al 2013 abbiamo oltre 20 miliardi di € per l'Italia, con
obbligo e priorità (fino al 60-70%) per i Pagamenti Agroambientali,
atti a compensare tutti i mancati redditi, i maggiori costi più il 20%
per la transazione all'Agricoltura Biologica, in caso di impegno
quinquennale da parte degli agricoltori ed allevatori. Anche se si
utilizzano ancora altre enormi risorse economiche per allevamenti
industriali in base al numero di capi allevati: una vera follia ! O,
se preferite, un vero e proprio "suicidio di massa, frutto di uno
sterminio di massa".
Le risorse disponibili possono riportare tutta l'Italia alla
Coltivazione Biologica (oggi solo 8% della superficie agricola
nazionale), ma le Regioni (Umbria in Primis) regalano questi soldi a
chi compra pesticidi a volontà, chiamandola "Agricoltura Integrata"
secondo Disciplinari anacronistici e non scientifici, che permettono
un numero di interventi chimici molto superiore a quanto normalmente
praticato oggi dagli agricoltori, senza obblighi di "sostituzione"
degli stessi pesticidi con tecniche biologiche e naturali oggi
ampiamente disponibili sul mercato.
Come mandare in "fumo" le risorse agroambientali, regalando i soldi al
Tabacco.
Ad esempio, la Regione Umbria ha inserito nell'Agroambiente un
pagamento per presunte riduzioni di impiego di diserbanti sul Tabacco,
da 3/4 presunti, a "solo" 2 interventi (quando in realtà oggi i
tabacchicoltori impiegano mediamente un solo diserbo sulla
coltivazione) e per altrettanto presunte riduzioni di impiego di
fungicidi chimici (non controllabili, dal momento che si possono
acquistare Pesticidi senza fatturazione). In tal modo la
Tabacchicoltura chimica ottiene un contributo (circa 1.000 €/ha)
doppio all'agricoltura Biologica.... una contraddizione palese. E non
si spiega come possa essere stata approvata dalla Commissione europea,
che troppo spesso "copre" il lavoro non corretto delle regioni.
Se vogliamo salvare ila Tabacco in Umbria, dobbiamo coltivarlo in
Biologico, con moderne tecniche (insetti utili ed antiparassitari
naturali) già applicate su oltre 1000 ha, da agricoltori interessati a
proteggere il reddito e la salute, ottenendo anche 4.000 €/ha di
Pagamento Agroambientale UE.
Ma dobbiamo in primis aumentare i Pagamenti Agroambientali all''orto-
frutta e cereali Biologici e per la Bio-Zootecnia (l'UE offre 500 €
per Unità Bovina Adulta). Non sono sufficienti le risorse proposte
dalla Regione Umbria, che deve evitare sperperi per presunte riduzioni
di pesticidi chimici (falsa Agricoltura Integrata), censurate come non
controllabili dalla Corte dei Conti Europea (Nota 3/2005). Escamotage
per sostenere gli agricoltori che acquistano Pesticidi, cui non
conviene passare al Biologico per pochi € in più ad ha.
Per tali motivi gli agricoltori biologici in Umbria, Toscana, Marche e
Campania, sono ricorsi ai Tribunali amministrativi, dopo un esposto
alla Corte dei Conti dell'Umbria nel 2001.
Tanto che il governo pensa a un Piano Nazionale Agroambientale per lo
Sviluppo Rurale, scavalcando le Regioni stesse. E ne avrebbe anche
diritto, trattandosi di Ambiente e Salute (Art. 9 e 32 della
Costituzione), diritti inviolabili tutelati dallo Stato.
I nostri bambini e le nostre cellule riproduttive sono più sensibili
ai danni da Pesticidi, diserbanti e disseccanti "arancione", che
distruggono anche il paesaggio italiano, con dissesti idrogeologici
per mancanza di copertura vegetale e distruzione dell'Humus dei
terreni. Come non bastasse si irrorano strade e palazzi con Pesticidi
verso Zanzare, Mosche eee., quando esistono forme di controllo ben più
efficienti, di tipo Naturale e Biologico, ampiamente diffuse,
nell'indifferenza dei Sindaci e di molte USSL.
Attraverso il progetto denominato ad arte "Polline sicuro", guidato
dalle Multinazionali del disseccante arancio Glifosate, si sono
irrorate tutte le strade del Bel Paese, mettendo a rischio la salute
dei cittadini che passeggiano o viaggiano in macchina. Addirittura in
novembre (Flaminia, E7), quando l'erba nemmeno cresce e i Batteri
dormono per il freddo... per cui i residui chimici finiscono
direttamente nelle acque. Essi sono rilevati nelle acque analizzate,
alla faccia della presunta biodegradabilità ed innocuità.
Un'autorevole ricerca svedese correla il Glifosate al Linfoma non
Hodgkin ed altri studi a danni placentari anche a dosi infinitesime
(cento volte inferiori ai limiti di legge dei residui negli alimenti).
Roba da inchiesta per le Procure della Repubblica. In Francia sono
partite multe salate (oltre 1 miliardo di € per pubblicità menzognera
alla Monsanto, che per anni ha indottrinato gli agricoltori e i
cittadini sulla biodegradabilità e innocuità del prodotto, che molti
usano addirittura nei giardini di casa !!!) ed in Argentina il
prodotto è stato vietato dai tribunali...
in Italia ...aspettiamo solo di morire?
A proposito, il Glifosate è inserito anche nei disciplinari di
Agricoltura Integrata dei Pagamenti Agroambientali...
Il Biologico Conviene a Tutti
Per quanto detto, il Biologico dovrebbe convenire a tutti gli
agricoltori "per legge". E' necessario trasformare i Consorzi
agrochimici in Consorzi agroecologici. I sindacati Agricoli che
concertano le politiche regionali, oggi spesso in conflitto di
interessi, essendo coinvolti nelle gestioni dei Consorzi Agrari che
vendono prodotti chimici, potrebbero revisionare le loro politiche
verso una "convergenza di interessi", vendendo prodotti per
l'agricoltura biologica, sostenuti dai Pagamenti Agroambientali
Europei. Ci guadagnerebbero molto di più... e gli agricoltori
sarebbero ben felici di eliminare la chimica mortale. Anche le
industrie chimiche del settore, alle ultime giornate fitopatologiche
nazionali a Bologna, hanno chiesto norme più chiare in Italia, sulle
questioni agroambientali (Agricoltura Integrata), al fine di poter
investire nella diffusione delle tecniche sostitutive dei Pesticidi
chimici di sintesi. Insomma, le stesse industrie europee auspicano il
divieto dei Pesticidi... cosa aspettiamo?
A fare ammazzare dall'inquinamento noi stessi e i nostri figli io non
ci sto più. Si può fare qualcosa e da subito.
MODIFICARE I PIANI DI SVILUPPO RURARE DELLE REGIONI E PAGARE SOLO GLI
AGRICOLTORI BIOLOGICI
VIETARE I PESTICIDI AGRICOLI, IN QUANTO INUTILI E TOSSICI in base al
Principio Europeo di Precauzione, al Regolamento UE Reach e ai Diritti
Costituzionalmente tutelati ed inviolabili alla Salute e all'Ambiente
salubre.
ORGANIZZARE I MERCATI DIRETTI DEGLI AGRICOLTORI
E QUALCUNO DICE CHE PER CURARE IL CANCRO BASTA PRENDER L'ASPIRINA....
per Unità Bovina Adulta). Non sono sufficienti le risorse proposte
dalla Regione Umbria, che deve evitare sperperi per presunte riduzioni
di pesticidi chimici (falsa Agricoltura Integrata), censurate come non
controllabili dalla Corte dei Conti Europea (Nota 3/2005). Escamotage
per sostenere gli agricoltori che acquistano Pesticidi, cui non
conviene passare al Biologico per pochi € in più ad ha.
Per tali motivi gli agricoltori biologici in Umbria, Toscana, Marche e
Campania, sono ricorsi ai Tribunali amministrativi, dopo un esposto
alla Corte dei Conti dell'Umbria nel 2001.
Tanto che il governo pensa a un Piano Nazionale Agroambientale per lo
Sviluppo Rurale, scavalcando le Regioni stesse. E ne avrebbe anche
diritto, trattandosi di Ambiente e Salute (Art. 9 e 32 della
Costituzione), diritti inviolabili tutelati dallo Stato.
I nostri bambini e le nostre cellule riproduttive sono più sensibili
ai danni da Pesticidi, diserbanti e disseccanti "arancione", che
distruggono anche il paesaggio italiano, con dissesti idrogeologici
per mancanza di copertura vegetale e distruzione dell'Humus dei
terreni. Come non bastasse si irrorano strade e palazzi con Pesticidi
verso Zanzare, Mosche eee., quando esistono forme di controllo ben più
efficienti, di tipo Naturale e Biologico, ampiamente diffuse,
nell'indifferenza dei Sindaci e di molte USSL.
Attraverso il progetto denominato ad arte "Polline sicuro", guidato
dalle Multinazionali del disseccante arancio Glifosate, si sono
irrorate tutte le strade del Bel Paese, mettendo a rischio la salute
dei cittadini che passeggiano o viaggiano in macchina. Addirittura in
novembre (Flaminia, E7), quando l'erba nemmeno cresce e i Batteri
dormono per il freddo... per cui i residui chimici finiscono
direttamente nelle acque. Essi sono rilevati nelle acque analizzate,
alla faccia della presunta biodegradabilità ed innocuità.
Un'autorevole ricerca svedese correla il Glifosate al Linfoma non
Hodgkin ed altri studi a danni placentari anche a dosi infinitesime
(cento volte inferiori ai limiti di legge dei residui negli alimenti).
Roba da inchiesta per le Procure della Repubblica. In Francia sono
partite multe salate (oltre 1 miliardo di € per pubblicità menzognera
alla Monsanto, che per anni ha indottrinato gli agricoltori e i
cittadini sulla biodegradabilità e innocuità del prodotto, che molti
usano addirittura nei giardini di casa !!!) ed in Argentina il
prodotto è stato vietato dai tribunali...
in Italia ...aspettiamo solo di morire?
A proposito, il Glifosate è inserito anche nei disciplinari di
Agricoltura Integrata dei Pagamenti Agroambientali...
Il Biologico Conviene a Tutti
Per quanto detto, il Biologico dovrebbe convenire a tutti gli
agricoltori "per legge". E' necessario trasformare i Consorzi
agrochimici in Consorzi agroecologici. I sindacati Agricoli che
concertano le politiche regionali, oggi spesso in conflitto di
interessi, essendo coinvolti nelle gestioni dei Consorzi Agrari che
vendono prodotti chimici, potrebbero revisionare le loro politiche
verso una "convergenza di interessi", vendendo prodotti per
l'agricoltura biologica, sostenuti dai Pagamenti Agroambientali
Europei. Ci guadagnerebbero molto di più... e gli agricoltori
sarebbero ben felici di eliminare la chimica mortale. Anche le
industrie chimiche del settore, alle ultime giornate fitopatologiche
nazionali a Bologna, hanno chiesto norme più chiare in Italia, sulle
questioni agroambientali (Agricoltura Integrata), al fine di poter
investire nella diffusione delle tecniche sostitutive dei Pesticidi
chimici di sintesi. Insomma, le stesse industrie europee auspicano il
divieto dei Pesticidi... cosa aspettiamo?
A fare ammazzare dall'inquinamento noi stessi e i nostri figli io non
ci sto più. Si può fare qualcosa e da subito.
MODIFICARE I PIANI DI SVILUPPO RURARE DELLE REGIONI E PAGARE SOLO GLI
AGRICOLTORI BIOLOGICI
VIETARE I PESTICIDI AGRICOLI, IN QUANTO INUTILI E TOSSICI in base al
Principio Europeo di Precauzione, al Regolamento UE Reach e ai Diritti
Costituzionalmente tutelati ed inviolabili alla Salute e all'Ambiente
salubre.
ORGANIZZARE I MERCATI DIRETTI DEGLI AGRICOLTORI
E QUALCUNO DICE CHE PER CURARE IL CANCRO BASTA PRENDER L'ASPIRINA....
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Docente di Fitopatologia ed Entomologia, Agroecologia e Agricoltura
Biologica - Ist Agrario di Todi (PG)
fonte: Perugia Free Press
raccontare, ascoltare, informarci e discutere ci farà liberi, ciò che ora non siamo
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