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9 giugno 2010

Refresh1: Tenda a strisce:Quando i sogni vanno in fumo


Salve a tutti.
Vorremmo ricordarvi l'iniziativa che si terrà al teatro tenda a strisce a Roma il giorno 25 Giugno rilanciando il comunicato stampa dell'organizzazione, il biglietto di invito e aggiungendo una lettera del Prof. Stefano Montanari.

Aggiungiamo che Retuvasa ha a disposizione n° 50 biglietti che ci sono stati consegnati gratuitamente dopo la registrazione di un video messaggio che passerà all'interno dell'iniziativa. Con gli stessi biglietti apriamo una sottoscrizione di 5 Euro a biglietto (l'entrata è di 10 Euro) per le nostre attività. Stiamo preparando uno striscione che evidenzierà la nostra posizione contraria e sicuramente non ideologica ai sistemi di incenerimento. Chiunque abbia intenzione di essere presente con ulteriori striscioni o altro è ben accetto.
E' importante esserci per avere modo di rilanciare la nostra presenza attiva sul territorio, non solo come Retuvasa, ma come cittadini costretti a subire quotidianamente sulla propria vita le scelte sconsiderate di poche persone, che si aggirano con la stessa logica a Colleferro e ad Anagni per quanto riguarda la Valle del Sacco, un territorio notevolmente compromesso per quanto riguarda la qualità dell'aria.
Possiamo anche organizzarci ed essere riconoscibili in gruppo.

Si prega infine di dare risalto all'iniziativa.

Per contatti riguardo ai biglietti: Alberto Valleriani - 3356545313.

Certi di un vostro coinvolgimento attendiamo vostri contatti anche via mail a: retuvasa@gmail.com.

Ufficio Stampa Retuvasa



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Rete per la Tutela della Valle del Sacco

Presidente: Alberto Valleriani - 3356545313
Vicepres.: Pasquale Maiorano - 3924810803
Segretario: Massimo Colaceci - 3491331543
Ufficio Stampa: 3491331543

on-line su www.retuvasa.org

alcuni siti amici locali:
http://nowar-valledelsacco.blogspot.com/
http://noaeroporto-ferentino-frosinone.blogspot.com/
http://ripuliamocolleferro.blogspot.com/
http://retuvasars.blogspot.com/

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COMUNICATO
STAMPA
Il 25 giugno prossimo al teatro Tendastrisce di Roma alle ore 21 sarà rappresentato lo spettacolo di denuncia scientifica Quando i sogni vanno in fumo.

La Italiana Comunicazione, intrapresa la strada dell’inchiesta con lo spettacolo del 22 aprile al Teatro Orione “Chi è senza Silvio scagli la prima Di Pietro”, ha deciso di proseguire su questo tracciato con la produzione di un nuovo evento contraddistinto dall’impegno civile di raccontare le verità nascoste di questo nostro tempo senza nessuna censura.
Quando i sogni vanno in fumo vede come protagonisti David Gramiccioli, giornalista e conduttore radiofonico, tutti i giorni dalle 6 alle 8 con la trasmissione OUVERTURE sulle frequenze di Tele Radio Stereo e il Prof. Stefano Montanari, scienziato di fama internazionale da sempre impegnato nella ricerca medica, nonché Direttore Scientifico del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena, dove svolge studi e ricerche che collegano l’inquinamento da polveri inorganiche a patologie cliniche. La messa in scena prevede, inoltre, la partecipazione straordinaria degli attori della compagnia “Punto & Virgola”, un’Associazione Culturale No Profit, protesa ad organizzare manifestazioni e spettacoli di tutti i generi.
Gli interpreti dello spettacolo racconteranno, con documenti inediti, la drammatica relazione tra malattie mortali e polveri emesse dagli inceneritori di rifiuti che avviene attraverso l’unico mezzo che non fa distinzioni: l’aria che tutti respiriamo.
E proprio gli inceneritori, definiti anche con il termine fuorviante di termovalorizzatori, saranno al centro dell’indagine. Mostri che abbiamo proprio dentro le nostre case, come l’inceneritore di Malagrotta o quello che a breve verrà costruito ad Albano Laziale e che condurrà inevitabilmente all’impoverimento di quello che oggi è un polmone verde come il Parco Naturale dei Castelli Romani. Emblematico è il caso della città di Forlì che vede la presenza di ben due impianti e nonostante i dati confermino un aumento delle patologie legate agli inceneritori entrambi sono in funzione.
L'inquinamento da polveri inorganiche rappresenta il male per la nostra salute: non sono biodegradabili e non sono biocompatibili. Saranno esplorate le grandi responsabilità umane su questa fonte d'inquinamento che sta trasformando in modo tanto irrefrenabile quanto rapido le condizioni ambientali del Pianeta e che produce effetti genotossici sugli embrioni umani.
Che cosa sono le polveri sottili e come si formano?
Come agiscono le micropolveri, prodotte dall’incenerimento, quando vengono assorbite dall’organismo?
Quali patologie trovano relazione con il processo di combustione dei rifiuti e quali le speranze di cure?
Quali interessi si nascondono dietro la costruzione di inceneritori e la gestione dei rifiuti?
A queste domande verranno fornite risposte di fronte alle quali non si potrà più tenere gli occhi chiusi.
Una pièce teatrale che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema dalla portata universale che coinvolge tutti.
QUANDO I SOGNI VANNO IN FUMO
Morire di Inceneritore
Venerdì 25 Giugno, ore 21
Teatro Tendastrisce, via G.Perlasca 69
00155 Roma
Costo del biglietto euro 10,00
Per informazioni
328 63 68 628

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LETTERA DEL PROFESSOR STEFANO MONTANARI: 08/06/2010

Una crisi economica senza precedenti, peraltro prevedibilissima da chi aveva occhi per vedere, sta travolgendo la società globale e decine di guerre, molte delle quali sconosciute ai più, insanguinano il Pianeta. Tutto gravissimo, non c'è nessun dubbio. Ma, ad un'occhiata in prospettiva storica un po' meno superficiale rispetto a quella istintiva, è impossibile non accorgersi che si tratta di bufere che non dureranno. Ripartiremo tutti più poveri e le guerre finiranno, certo per lasciare il posto ad altre guerre, ma nulla di tutto ciò durerà più di un lampo nella storia dell'Uomo. C'è qualcosa, però, che non passerà. Anzi, qualcosa che continuerà ad aggravarsi generazione dopo generazione senza possibilità di scampo. E questo è l'avvelenamento che stiamo somministrando al Pianeta, un luogo da cui nessuno di noi può evadere e che, lo vogliamo o no, condividiamo tutti. Inutile cercare di nasconderlo come ingenuamente fanno coloro che noi ci ostiniamo a definire politici, il tutto con la complicità di professori disponibilia prostituirsi in cambio di quattro soldi o di un avanzamento di carriera. Basterebbe ricordare le leggi elementari della fisica e della chimica e confrontarle con i dati che risultano lampanti dalle ricerche non di regime ma indipendenti che si occupano d'inquinamento ambientale. E basterebbe ricordare che molti dei veleni che scarichiamo in modo sconsiderato nell'ambiente non sono degradabili e, quindi, sono destinati ad accumularsi per passare in eredità ai nostri figli e ai figli dei nostri figli in una catena che non potrà interrompersi. Non c'è che un modo per uscirne, e quel modo è la conoscenza cui dovrà necessariamente seguire il recupero delle chiavi di casa nostra, vale a dire una conduzione della società che sia davvero politica, cioè virtuosa. Ma è proprio la conoscenza a mancare. È l'informazione oggettiva ad essere latitante, perché chi tira i fili della società, dimenticando di farne parte e dimenticando di non potersene dimettere, l'informazione la distorce, la falsifica o la nasconde del tutto in un silenzio definibile, con una frase fatta che diventa ironia, di tomba. Io ci sto provando da anni, anni di ricerca di prima mano, centinaia di conferenze su e giù per l'Italia, articoli che sono pubblicati in maniera più o meno carbonara su Internet, partecipazioni a TV e radio indipendenti che mi concedono qualche spazio. Ed è proprio con una di queste radio, con David Gramiccioli, conduttore della fortunata trasmissione mattutina Ouverture sull'emittente romana Tele Radio Stereo, che si è pensato di affrontare il problema dell'informazione in una maniera diversa e più attraente: mettiamo in scena un pezzo di teatro ci siamo detti e con quello mostriamo sulla scena qual è la condizione freddamente obiettiva dell'ambiente in cui ci troviamo a vivere. O a sopravvivere. Con quello ci siamo detti ancora - mostriamo sulla scena casi che non sono certo freddi di esseri umani, non di rado di bambini, nei quali ci siamo imbattuti nel corso delle nostre ricerche, osteggiate e imbavagliate come sono oltre ogni possibile immaginazione, spesso da personaggi insospettabili. Così, alle 21 del 25 giugno David ed io, insieme con gli attori professionisti che saranno con noi, saremo a Roma al Teatro Tendastrisce in Via Perlasca e daremo vita a Quando i Sogni Vanno in Fumo, due ore di recitazione e d'informazione vera, un aggettivo solo apparentemente inutile apposto alla parola informazione. La serata sarà sotto osservazione da parte del mondo politico e - se ne può stare certi - non saranno pochi i politici che si augureranno un fiasco. La speranza, la loro, sarà quella che non ci sia partecipazione, che sia testimoniata una disattenzione per il problema che si andrà a toccare per poter continuare indisturbati ad appropriarsi della nostra terra, della nostra acqua, della nostra aria vendendo tutto al migliore offerente. E, invece, noi li dobbiamo deludere. Dobbiamo riempire i 3.000 posti del Teatro e dobbiamo farci vedere con gli striscioni che ricordino gli scempi che sono perpetrati nelle nostre città, nelle nostre campagne, nei nostri boschi a danno non soltanto di chi è adulto ora ma, quel che conta di più, a danno della generazione che seguirà la quale, per riprendere le parole del più grande oncologo italiano di tutti i tempi, il prof. Lorenzo Tomatis, non ci potrà perdonare per quello che stiamo facendo contro di lei. Dunque, se siamo capaci di riempire gli stadi per una squadra di calcio o per un cantante o se siamo capaci di affollare un palasport per un comico, riempiamo i 3.000 posti del Teatro Tendastrice per far vedere che ci siamo, che non ci si può rapinare e uccidere impunemente fidando sulla pigrizia e, chissà, sulla rassegnazione che ci tentano ogni giorno di più. David ed io vi aspettiamo.

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