Nei giorni scorsi sono arrivate nuove e pesanti indimidazioni al Presidente della Casa della Legalità Christian Abbondanza e ad altri attivisti che lo accompagnano quotidianamente nella sua battaglia per la Legalità e contro tutte le mafie.
Ancora una volta, purtroppo, le intimidazioni (leggi: minacce di morte) confermano quello che già si sapeva: la mafia è una montagna di merda (Cit. Peppino Impastato) e necessita di questi mezzi per tappare la bocca a chi fa l’interesse della collettività informando i cittadini e collaborando quotidianamente con le forze dell’ordine.
La Casa della Legalità raccoglie infatti testimonianze dirette e si occupa di fare segnalazioni agli organi competenti attraverso esposti documentati ed approfonditi, dando spesso una mano alle attività investigative e nel contempo informando i cittadini e le autorità attraverso il sito
www.casadellalegalita.org.
Questa attività di denuncia coerente e chiara ha reso questa realtà invisa anche amolti politici ed amministratori locali che spesso sono stati colti con le “mani nel sacco“. Infatti La Casa della Legalità non ha avuto paura di denunciare, in maniera documentata, i costumi profondamente corrotti della nostra classe politica e anche di coloro che spesso si fanno paladini ipocritamente dell’antimafia. La mafia più pericolosa infatti non è quella che uccide ma quella dei “colletti bianchi” come amava chiamarla Paolo Borsellino.
Vogliamo esprimere con questo comunicato tutta la nostra solidarietà al Presidente della Casa della Legalità e a tutti coloro che si espongono in prima persona laddove altre persone chinerebbero il capo per paura o per disinteresse. Non siete soli: a noi non interessa far commemorare in maniera ipocrita un nuovo Peppino Impastato, a noi interessa averlo VIVO e contribuire a portare avanti questa battaglia per la legalità con tutti i mezzi a nostra disposizione.
Vogliamo inoltre ricordare che la realtà della Casa della Legalità è una ONLUS interamente autosostenuta dalle donazioni di chi crede che la lotta alla mafia sia un obbligo morale. Non accetta finanziamenti da istituzioni o da altri che non siano semplici cittadini per non essere in alcun modo ricattabile o controllabile.
Noi pensiamo che la risposta più “vera” che ogni cittadino può dare a questa ennesima intimidazione è sostenere direttamente, per esempio con una donazione, questa realtà (la donazione peraltro è deducibile fiscalmente). Per informazioni su come sostenere questa reltà fate riferimento direttamente al sito della Casa della Legalità.
Genova, 3 Settembre 2010
I primi firmatari:
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