Roma, 10 dic. - (Adnkronos) - ''Finalmente una buona notizia per i polmoni dei cittadini e per la salute del pianeta, ora gli interventi vanno subito attuati, la situazione e' di seria emergenza. Le automobili vanno fermate, ma quale secondo Gra?''. Commenta cosi' l'approvazione del piano di risanamento dell'aria e la proposta di secondo Gra, Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio.
''I limiti di legge per le polveri sottili anche quest'anno sono stati superati un po' ovunque per decine e decine di giorni, con conseguenze rilevanti sulla salute dei cittadini: a Frosinone sono ben 106 i giorni fuorilegge dall'inizio dell'anno, ma nella Capitale non si respira una bell'aria visto che a Francia sono 64 i superamenti, a Fermi 60, a Tiburtina 59; aria sporca anche nel resto del Lazio a Colleferro per 60 giorni fuori norma, a Cassino per 54, ad Anagni e Ciampino 45 - continua - Nella Capitale il principale responsabile delle emissioni e' il traffico privato, che va affrontato secondo il piano nell'immediato anche con due giornate di targhe alterne ed alcune domeniche ecologiche, interventi utili secondo gli studi tecnici realizzati a ridurre lo smog nell'aria''.
''Se a Ciampino e' evidente la responsabilita' dello scalo aeroportuale che va chiuso al traffico commerciale, nell'area della Valle del Sacco il problema e' anche legato alle emissioni industriali - conclude - Il piano e' uno strumento fondamentale per affrontare l'emergenza, anche andando a chiedere contributi alla Comunita' europea, come da diverso tempo fanno altre regioni italiane. Un contesto in cui i soldi delle imprese andrebbero spesi per il potenziamento del trasporto pubblico su ferro, con un forte impulso nell'area romana, piuttosto che continuare a proporre inutile, assurde e impattanti autostrade come il secondo Gra. Rilancio della cura del ferro, nuovo ruolo strategico per il tram, aumento di Ztl e pedonalizzazioni, potenziamento della mobilita' sostenibile: le ricette sono chiare, vanno applicate subito, senza scuse, abbiamo atteso sin troppo''.
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